Pd, Repetto apre «Coinvolgiamo bizziani e sinistra»
L’assessore comunale: l’isolamento va evitato
L’assessore comunale Repetto avverte: il Partito democratico diventi un punto di riferimento per tutta l’area ex ulivista, dalla sinistra che lo scorso 4 marzo stava dentro Liberi e Uguali, fino alle civiche centriste, compresi i fuoriusciti bizziani. «Altrimenti — spiega — alle elezioni provinciali rischiamo di non confermare il secondo eletto e di aprire la strada a populisti come Lega o Cinquestelle in giunta provinciale». Repetto, uomo forte del Pd in Comune ancora non scioglie le riserve su una sua possibile candidatura a ottobre.
Un Pd punto di riferimento per tutta l’area ex ulivista, dalla sinistra che lo scorso 4 marzo stava dentro Liberi e Uguali, fino alle civiche centriste, compresi i fuoriusciti bizziani. «Altrimenti rischiamo di non confermare il secondo eletto e di aprire la strada a populisti come Lega o Cinquestelle in giunta provinciale». Parola di Sandro Repetto, uomo forte del Pd in Comune che ancora non scioglie le riserve su una sua possibile candidatura a ottobre.
Repetto, come vede il suo Pd in chiave Provinciali?
«Il momento è delicato. Ha fatto bene il segretario Huber ad avviare un giro di confronto con le altre forze politiche. In vista di ottobre dobbiamo evitare l’isolamento. C’è un’esperienza di centrosinistra autonomista che rischia di essere sostituita da forze populiste come Lega o M5S. Un Pd debole e isolato potrebbe finire ai margini della politica provinciale, sta a noi fare sì che ciò non accada».
Però alle elezioni provinciali non sono previste coalizioni: l’unica maniera di fare accordi è costruire una lista unica. Il Pd dovrebbe “aprire” la sua? E a chi?
«Purtroppo abbiamo una legge elettorale anni ’70, che favorisce i partiti personali: tutti si fanno la propria lista, sperando di entrare con i resti. Aprire la formazione del Pd ad altre forze affini è una strada obbligata, a mio avviso: non a caso Psi e radicali hanno già fatto un passo. I verdi andranno da soli: a mio avviso dobbiamo costruire un percorso comune con la sinistra che stava dentro Leu alle ultime politiche, con il gruppo di Casolari a Merano, con le altre civiche centriste e territoriali attive in Provincia».
E i bizziani? Secondo taluni faranno fatica a ottenere un seggio, ma potrebbero essere decisivi per farne perdere uno al Pd.
«Io dico che bisogna cercare un’intesa anche con loro, nonostante la recente rottura. Se in quell’area si faranno avanti persone ragionevoli con programmi condivisibili, sarebbe assurdo farsi la guerra».
In altre parole: se Bizzo è un problema per buona parte del Pd, non ci sarebbero invece veti su figure come Luigi Tava, Mauro Randi o Miriam Canestrini? «Per carità, non sta a me fare nomi».
A proposito di nomi: Repetto sarà in campo a ottobre nella lista Pd, visto che lo schema con Christian Tommasini capolista unico, già adottato in passato, stavolta potrebbe non bastare?
«Al momento non ci penso, né vedo le condizioni. Vediamo prima il progetto, è quella la cosa più importante». Sinceramente, a più di un mese dal voto alle Politiche. Quanto ha danneggiato il Pd la vicenda delle candidature “imposte”, come quella di Maria Elena Boschi?
«Vado controcorrente. Boschi ha promesso di mantenere un legame costante con il territorio, e finora lo sta facendo. Grazie a lei terremo aperto a Roma un canale prezioso, che sarà un valore aggiunto». Ma su quali temi dovrebbe insistere il Pd in vista di ottobre?
«Prima cosa: difendere servizi essenziali nel contesto urbano. Ben vengano aiuti alle
Tagesmutter in periferia, ma in città gli asili nido vanno difesi e valorizzati. E poi la questione del lavoro: dobbiamo investire sempre più su ricerca e formazione».
Chi sarà il candidato sindaco a Bolzano nel 2020?
«Renzo Caramaschi continua a dire, anche a me in privato, che non vuole ricandidarsi. Rispetto ovviamente la sua scelta. Però, se dovesse ripensarci, io sarei a favore di un Caramaschi-bis. Nei prossimi mesi vedrete molti cantieri aperti in città, lui sarebbe il sindaco ideale per seguirli anche in futuro. E la coalizione mi pare che regga bene».
Le strategie Ha fatto bene Huber a iniziare un giro di colloqui Dobbiamo evitare di finire ai margini
Impegnato Sandro Repetto, qui con il sindaco Caramaschi (a destra) durante una recente consegna di alloggi in cooperativa