Corriere dello Sport (Campania)

CARICA SARRI «È LA NOTTE DEL NAPOLI»

«Non sento pressione, giocheremo il nostro calcio L’Inter è diversa da noi, ma è molto forte e durerà»

- di Antonio Giordano

Lassù qualcuno li chiama: e sarà il clima festoso d’uno stadio stracolmo (a prescinder­e) di felicità; o forse sarà il profumo d’una cima che (a prescinder­e) apparterrà a qualcuno. Lassù chiunque li ama: e forse è ormai la fusione che s’è creata o comunque quest’empatia scatenante o l’ambientazi­one in un San Paolo che (a prescinder­e) avverte in sé una trascinant­e allegria. Sarà NapoliInte­r e (a prescinder­e) sarà un’emozione.

Come la vive, Sarri?

«Non sento pressione, mi fa piacere giocarmela. Siamo reduci da una bella striscia di risultati e vorremmo continuare».

Il San Paolo, con le grandi, non è mai stato deluso.

«Sfidiamo un avversario di levatura, dunque forte. Per l’Inter parla il percorso in campionato: hanno solidità, fisicità, giocatori offensivi assai pericolosi. Non so con quale atteggiame­nto si presenterà, ma sono convinto che non penseranno sempliceme­nte alla fase difensiva».

E’ un match tra pretendent­i allo scudetto.

« Lo dicono gli opinionist­i, che è un gran bel mestiere: perché lì non ci sono decisioni da prendere, ma pareri da esprimere. E si può cambiare sempre parere. Io sono convinto di una cosa: questa Inter durerà fino alla fine. Ha un organico importante ed una sua struttura di gioco che richiede fatica agli antagonist­i».

Che valore ha, allora, questa sfida?

« Noi vogliamo il massimo, come con Juventus e Fiorentina. Dobbiamo esprimere il nostro calcio e con le prestazion­i arrivano anche i punti».

Si dice: il Napoli gioca meglio dell’Inter.

«Siamo diversi e dunque non possiamo mostrare manovre simili. Ho visto l’Inter di recente e non sono d’accordo con chi si pronuncia in maniera negativa: squadra efficace, difficile da contrastar­e. E’ temibile assai».

Le differenze tra il Napoli e l’Inter?

« Noi palleggiam­o meglio, loro sanno accelerare meglio. Vedremo quale tra le due componenti finirà per incidere in maniera seria».

E’ andato a Bruges senza alcuni calciatori (importanti).

«Ma chi non è venuto in Belgio, per fortuna, adesso sta meglio».

Non stanno ancora bene Gabbiadini e Mertens.

«Che restano tra le mani dello staff medico, situazioni che poteva essere prevedibil­e all’epoca degli infortuni. Però entrambi sono prossimi al rientro in gruppo».

Ha scelto il vostro atteggiame­nto?

«Ne abbiamo uno e da quello non deroghiano, non sappiamo. E' nelle nostre caratteris­tiche ed è in questo modo che riteniamo di poter costruire qualcosa».

Una vittoria contro l’Inter avrebbe un senso ed un peso maggiore...

« Nessuno nega che sia una gara assai importante, nessuno può negare che poi la stagione resti lunghissim­a, con molti punti a disposizio­ne. Insomma, nessun riflesso sul futuro. E noi da martedì ricomincer­emo a lavorare incuranti di ciò che avrà detto il campo la sera prima. Non è ancora finito il girone

d’andata....».

Tra gli scenari previsti, un uomo che vada a marcare Jorginho.

«E’ una domanda per Mancini e comunque abbiamo già affrontato varie situazioni e siamo riusciti a fronteggia­rle nel modo migliore».

L’Europa League le ha offerto nuove indicazion­i.

«Chalobah ha mostrato qualità, soprattutt­o in fase di interdizio­ne. E quindi l’eventuale impiego va inserito in tale contesto. Poi il tempo è dalla sua e un giorno finirà per essere alla pari degli altri anche nel momento in cui si imposta».

Il tecnico azzurro «Siamo reduci da una striscia di risultati utili Vorrei continuare»

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