Corriere dello Sport (Lombardia)

Thohir: A gennaio farò altri acquisti

«Mancini è un’icona. Lo scudetto? Teniamo i piedi per terra, ma...»

- Di Andrea Ramazzotti MILANO

Erick Thohir ieri sera ha visto a San Siro la seconda gara consecutiv­a dei suoi uomini dopo la vittoria di mercoledì contro il Verona e oggi partirà per tornare in patria dopo una full immersion nerazzurra di 5 giorni. Il presidente tornerà a metà ottobre per assistere al match contro la Juventus al Meazza e per l’assemblea dei soci, ma già ieri, parlando con Sky prima della partita, ha fatto capire di avere chiaro in testa quello che deve fare per mantenere in alto l’Inter. Gli investimen­ti fatti in estate dunque non rimarranno isolati e anche a gennaio l’azionista di maggioranz­a nerazzurro è pronto a spendere ancora: «Per il momento concentria­moci su una partita alla volta, ma riguardo ai giocatori, sì, ce ne saranno alcuni che arriverann­o e altri che partiranno per non aumentare il numero degli elementi in rosa. Non possiamo averne 30, al massimo 25... Il mercato è stato eccellente, ma vogliamo investire ancora ed essere sicuri che la squadra cresca sempre di più». Dopo gli 11 arrivi estivi (compresi Biabiany e Manaj), dunque, ci saranno altri fuochi d’artificio sia in inverno sia la prossima estate soprattutt­o se la squadra centrerà la qualificaz­ione alla Champions League: «Non mi posso lamentare di questo inizio di stagione, ma è chiaro che vogliamo crescere ancora e i nostri movimenti dipenderan­no dai risultati di quest’anno. Se andremo in Champions, dovremo avere 20-22 giocatori di pari livello».

SCUDETTO E MANCINI. E’ chiaro però che la Champions, che nelle ultime due stagioni sarebbe stata un sogno, adesso non può essere l’unico obiettivo perché la partenza ne- razzurra è stata bruciante. Il patron, però, ha provato a spegnere i facili entusiasmi: «È troppo presto per parlare di scudetto e vogliamo tenere i piedi ben saldi a terra, ma abbiamo degli obiettivi: vogliamo entrare tra i primi 10 club al mondo e quindi dobbiamo puntare allo scudetto pensando a una gara alla volta. Siamo in una posizione di classifica eccellente grazie a un ottimo mercato e alla coesione che c’è all’interno della squadra. Mancini? Ha un carattere forte, grande personalit­à ed è un allenatore che facilita il lavoro della società della quale è un’icona. Dobbiamo sostenerlo. Con lui stiamo costruendo un progetto importante. L’Inter non gioca bene? Il risultato è la cosa più importante e i nostri finora sono stati ottimi, ma possiamo migliorare ancora molto. Abbiamo giocatori di grande carattere e tra i nuovi acquisti mi hanno impression­ato Melo e Kondogbia. La Juve in difficoltà? E’ una sorpresa».

STADIO E... CONTE. Thohir ha sfruttato la giornata di ieri anche per visitare insieme al socio Soetedjo il padiglione dell’Indonesia all’Expo, ma non si è dimenticat­o di parlare di un San Siro che sogna tutto nerazzurro: « Il nostro piano per il Meazza è finito e siamo pronti a investire 150 milioni per un progetto importante anche per il Comune. Non commento la decisione del Milan di voler restare a San Siro: il nostro management incontrerà il loro per capire cosa vogliono». Ieri sera, dopo aver salutato Andrea Della Valle, seduto a pochi posti di distanza dal patron c’era il ct Conte, arrivato insieme al team manager Oriali.

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