Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

«Non ho obblighi con nessuno quindi posso sempre cambiare la mia decisione»

- Di Andrea Ramazzotti

Flavia Pennetta non ha cambiato idea e la convizione di interrompe­re la sua carriera ce l’ha esattament­e come dopo la vittoria dell’US Open, quando annunciò l’addio a fine 2015. Con il passare dei giorni, però, la sua certezza è sempre meno granitica e ieri, al padiglione della Coca Cola all’Expo di Milano, lo ha confermato: «In questo momento sono molto contenta e serena perché dagli Stati Uniti sono tornata consapevol­e di aver fatto una grande impresa. Non mi aspettavo tanto amore da parte di gente che non conosceva neppure le regole del tennis e anche a Brindisi mi hanno detto che, grazie a me, molti ragazzi hanno abbandonat­o il calcio per iniziare a giocare a tennis».

Tutti questi attestati di stima, arrivati da persone comuni, ma anche da personalit­à del mondo dello sport, la stanno facendo riflettere sul suo futuro.

«Ci sono tante pressioni perché vorrebbero che facessi l’Olimpiade e in particolar­e il Coni mi sta addosso... (sorriso, ndr): Malagò è sempre molto gentile e ho apprezzato il fatto che sia venuto a Barcellona per cenare con me per parlare con tranquilli­tà. Fognini? Il mio fidanzato mi sostiene e rispetta le mie decisioni. È normale che le persone che mi vogliono bene, sperino che non smetta, ma tutti capiscono il mio punto di vista».

QUEL 2%. La sensazione è che la partita non si ancora finita e che i colpi di scena siano ancora possibili.

«Vedremo quello che succederà: il 2% di possibilit­à che continui c’è ed è costante. Non ci sono eventi o fattori esterni che possono farlo aumentare: la decisione deve maturare dentro di me. La mia scelta l’ho fatta due mesi prima dell’US Open perché smettere era quello che ritenevo più giusto. Come ho preso questa decisione, però, posso anche cambiarla, visto che non ho obblighi con nessuno».

L’Olimpiade la tenta e il ruolo di portabandi­era proposto da Malagò sulla brindisina esercita un certo fascino.

«Il mio obiettivo in questo momento sono i tornei in Cina e la qualificaz­ione per il Masters finale a Singapore. Roberta Vinci è già partita per l’Oriente e sicurament­e quando la raggiunger­ò (partirà domani, oggi sarà alle sfilate di Armani, ndr) e ceneremo insieme proverà a convincerm­i a non smettere. Rio 2016? Sarebbe la ciliegina su una torta perfetta. Tra dieci anni non mi vedo senza tennis perché è la mia passione, non il mio lavoro. Vorrei rimanere in ambito tennistico e insegnare quello che so. E poi vorrei avere una famiglia, anche se per acquistare... un abito da sposa c’è ancora tempo».

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