Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
«Io e il Pisa ci intendiamo a meraviglia»
Gattuso: I ragazzi mi seguono e sanno che dobbiamo migliorare ancora tanto
Tra le cinque squadre dei campionati professionistici che non hanno ancora subito sconfitte c'è anche il Pisa insieme a Bassano e Reggiana (girone A), Spal (B) e Messina (C). Una soddisfazione in più per Gattuso e i suoi ragazzi bravi a scrivere pagine nuove di storia nerazzurra: occorre tornare indietro di 19 anni in C2 (con Luciano Filippi alla guida) per ritrovare un Pisa vittorioso all'Arena nelle prime quattro gare; addirittura 31, in B con Gigi Simoni, per ammirare una squadra sempre a segno nelle prime otto giornate.
Numeri importanti. Ma non per Gattuso. E se Varela, protagonista contro il Rimini, è già concentrato sulla sfida di Savona («Dobbiamo confermarci in trasferta dove finora abbiamo lasciato troppi punti»), Gattuso resta prudente: «Non ho mai giocato a Savona, ma so che è un ambiente particolare e noi dovremo sintonizzarci subito con le condizioni climatiche che troveremo a cominciare dal vento». Di classifica il tecnico non vuol sentir parlare: «E' presto per ritenerla affidabile. In questi mesi lavorerò per isolare i ragazzi dall'ambiente esterno: è inevitabile sentire la pressione in una piazza come Pisa». Il bilancio dopo il successo sul Rimini è lusinghiero: «Questi giocatori dal punto di vista caratteriale non deludono mai. Però abbiamo l'obbligo di migliorare in alcuni particolari, primo fra tutti quello di regalare troppi palloni all'avversario e questo accade perché la squadra è giovane e paga lo scotto. Questo è un gruppo forte, che mi segue ed è bravo a spaccare la partita in frangenti delicati».
In sintonia il presidente Fabrizio Lucchesi: «Non avrei mai pensato di trovarmi in un momento così favorevole. La squadra lavora molto bene, è sulla strada giusta, ma bisogna stare attenti senza fare il passo più lungo della gamba. I ragazzi hanno alle spalle appena 65 giorni di lavoro e cominciano a star bene soltanto ora. Ci manca il pieno recupero di Cani e Di Tacchio e dovremo rinunciare per un po' a Polverini. Bisogna lavorare, l'importante è avere margini di crescita. Non avete idea di quanto sia martellante Gattuso: i ragazzi per lui si butterebbero anche nel fuoco».