Corriere dello Sport

Diego, Bolt Agostini e Vezzali avanti tutta

- di Pasquale Di Santillo

Impietoso, feroce: per essere solo un gioco, il nostro referendum alla ricerca del Supercampi­one di tutti i tempi, inizia a seminare per strada vittime eccellenti. Campioni che hanno fatto epoca, cambiato la storia dei rispettivi sport costretti a lasciare il palcosceni­co del “più grande torneo di tutti i tempi”. E’ la legge, impietosa appunto, dei numeri. Quella che decreta l’eliminazio­ne dolorosa, nelle prime sfide dei sedicesimi di finale di miti come Paavo Nurmi, di autentiche icone come Stenmark e Graf, per non parlare della prematura esclusione del monumento Zoeggeler, uno che ha vinto tantissimo e che ha tutta l’aria di voler continuare a vincere.

Ma andiamo per ordine. Perché i numeri decretano anche un’altra, indiscutib­ile, realtà. Dietro al Più Grande, dietro a Muhammad Ali che la settimana scorsa ha sbaragliat­o il campo con percentual­i “monstre”, c’è lui. Diego, Dieguito Maradona, non arriva ai livelli di Ali, ma non si ferma poi così lontano.

Impietoso, feroce: per essere solo un gioco, il nostro referendum alla ricerca del Supercampi­one di tutti i tempi, inizia a seminare per strada vittime eccellenti. Campioni che hanno fatto epoca, cambiato la storia dei rispettivi sport costretti a lasciare il palcosceni­co del "più grande torneo di tutti i tempi". E' la legge, impietosa appunto, dei numeri. Quella che decreta l'eliminazio­ne dolorosa, nelle prime sfide dei sedicesimi di finale di miti come Paavo Nurmi, di autentiche icone come Stenmark e Graf, per non parlare della prematura esclusione del monumero Zoeggeler, uno che ha vinto tantissimo e che ha tutta l'aria di voler continuare a vincere.

Ma andiamo per ordine. Perché i numeri decretano anche un'altra, indiscutib­ile, realtà. Dietro al Più Grande, dietro a Muhammad Alì che la settimana scorsa ha sbaragliat­o il campo con percentual­i "monstre", c'è lui. Diego, Dieguito Maradona, non arriva ai livelli di Alì, ma non si ferma poi così lontano. L'accoppiame­nto con Nurmi, sicurament­e lo ha agevolato. Troppo fresco, forte, profondo il ricordo delle magie dell'argentino perchè la classe senza tempo del mezzofondi­sta finlandese potesse solo scalfire il piedistall­o sul quale Diego si accomoda da sempre, in campo o fuori. Molto meno attesi o prevedibil­i, i risultati netti con i quali Vezzali e Bolt si sono sbarazzati rispettiva­mente di Stenmark e Graf che nelle loro specialità erano e continuera­nno a rimanere totem indistrutt­ibili. Ma le tre giurie, pur faticando, non hanno avuto dubbi.

Più complesso, nonostante il parziale finale, il percorso che ha porta Agostini negli ottavi piegando il grande talento di Zoeggeler, in definitiva davvero sfortunato ad incrociare i...voti con Ago, le cui gesta continuano a rimanere vive nel tempo, anche grazia alla passione degli italiani per i motori.

Oggi sarà un'altra giornata delicata, in tema di perdite, perchè gli accoppiame­nti faranno altri danni: tra Senna-sampras, Tomba-robinson, Jordan-owens e Merckx-federer qualche big rischia grosso. Ma in fondo è sempre un gioco.

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Diego Armando Maradona, 51 anni
 ??  ?? L’URLO DI VALE
Valentina Vezzali, 37 anni, festeggia l’ oro Mondiale nel fioretto a Catania
L’URLO DI VALE Valentina Vezzali, 37 anni, festeggia l’ oro Mondiale nel fioretto a Catania

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