Corriere dello Sport

Borriello, occasione... Roma

Dopo la sua apparizion­e col Cagliari il bomber torna vero protagonis­ta L’ex gialloross­o titolare a caccia di una conferma nella Juve: «Non fallirò questa opportunit­à»

- Domenico Latagliata/ass

TORINO - Al momento ha al suo attivo i nove minuti più recupero giocati contro il Cagliari. Avrebbero potuto essere anche minuti importanti, se solo Krasic avesse spedito in rete l’assist che Marco Borriello gli aveva confeziona­to permettend­ogli di trovarsi praticamen­te solo davanti ad Agazzi: al contrario, la ciabattata di sinistro di cui si è reso protagonis­ta il serbo aveva impedito alla Juve di portare a casa i tre punti e a Borriello di bagnare suo esordio in bianconero nel migliore dei modi. Poi, una settimana di allenament­i e solo la panchina a Bergamo, sabato scorso: certamente sperava altro, il nuovo numero 23 della Ju- ventus. Però così vanno le cose quando comanda Conte: nulla è dovuto e, se la squadra gira, non si cambia. TITOLARE - Del resto era normale che Matri gli partisse davanti, almeno in campionato. Stasera però, salvo colpi di scena e di umore, Marco Borriello guiderà l’attacco della Juventus contro la Roma nella partita secca che varrà l’accesso alle semifinali di Coppa Italia. Scherzi del destino, al solito: la Roma che è stata sua, la Roma che a fine agosto 2010 lo aveva soffiato in qualche maniera alla Juventus promettend­o al Milan che ne avrebbe riscattato l’intero

«Io non ce l’ho con nessuno a Roma e Luis Enrique vale Solo che è cambiato tutto, pure il progetto»

cartellino a fine stagione, la Roma che lo ha per certi verso sedotto e abbandonat­o. « Il primo anno ho giocato e segnato secondo le aspettativ­e » ha ricordato l’attaccante il giorno della presentazi­one a Vinovo. « Poi è cambiato tutto, dal progetto tecnico all’allenatore. Ci tengo a dire che non ce l’ho con nessuno: Luis Enrique è un ottimo allenatore, auguro a lui e ai miei ex compagni tutto il bene possibile ».

«Voglio dimostrare di valere i bianconeri Ho cinque mesi per convincere la società lo staff e anche i tifosi»

VITA NUOVA - Chiaro comunque che l’attaccante non potesse rimanere tutta la stagione a guardare. La Juventus ha fiutato l’occasione e adesso si aspetta di ricevere quanto sperato: disponibil­ità to- tale, come ama ripetere Conte, dedizione alla causa, apporto alla manovra e gol in misura adeguata. Borriello non segna addirittur­a dal 22 maggio scorso in occasione del match casalingo contro la Sampdoria: stasera, appunto, avrà una chance importante. Per sentirsi di nuovo un attaccante vero, per fare capire ai tifosi della Juventus che potrebbe davvero essere lui il rinforzo tanto atteso in grado di far fare al reparto offensivo un bel salto di qualità . Peraltro, dopo l’esordio choc in quel di Lecce, quando parte dei gruppi organizzat­i avevano esposto uno striscione certo non di benvenuto nei suoi confronti, il prosieguo del rapporto è filato via liscio almeno per il momento. Nessun fischio in occasione di Juvents-cagliari, idem a Bergamo sabato sera. « Borriello è un nostro giocatore a tutti gli effetti - aveva spiegato Conte -. Non ha mai rifiutato la Juve e io mi aspetto la massima coesione da parte di tutti ». E quando parla Conte, in casa Juventus, tutti stanno a sentire e si adeguano. Anche per questo, stasera non ci sarà da aspettarsi altro che incitament­i. Almeno all’inizio. Poi toccherà al giocatore fare il suo e tirare dalla sua parte gli eventuali scettici: « Le chiacchier­e le porta via il vento - ha spiegato -. Io voglio dimostrare a tutti di valere questa maglia e di potermi guadagnare la conferma: ho cinque mesi di tempo per convincere staff e tifosi, spero proprio di non fallire l’occasione ». Contro la Roma, sarà una prima volta speciale: novanta minuti potenziali, anche se sarà da verificare la tenuta sul lungo periodo perché « Marco deve entrare nei nostri ritmi e nella nostra intensità di gioco - ha spiegato Conte -. Però si tratta di un giocatore che potrà darci una grossa mano, con caratteris­tiche diverse da Matri. L’importante sarà sintonizza­rsi tutti sulle stessa lunghezza d’onda ».

Conte: «Marco ora deve entrare nei nostri ritmi e nella nostra intensità ma è un grande e saprà darci una grossa mano»

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