Corriere dello Sport

Il piano per Shaqiri c’è il via libera di Thohir

Podolski, Wenger frena: ma è questione di giorni

- Di Andrea Ramazzotti

Nuovi contatti ci saranno già prima del week end, ma il vero a proprio assalto a Xherdan Shaqiri partirà dopo Juventus-Inter di martedì. Nella speranza che i nerazzurri riescano a vincere il doppio derby d’Italia: quello allo Juventus Stadium e quello di mercato. Il ds Ausilio ha capito che Mancini considera lo svizzero il rinforzo ideale dopo che Alessio Cerci è passato al Milan: il tecnico di Jesi lo vede sulla corsia di destra o in alternativ­a alle spalle del centravant­i nel 4-2-3-1 che ha in mente e che prevede Podolski sull’out mancino. Anche Thohir è conscio delle richieste del suo allenatore e ha dato mandato di fare il possibile per accontenta­rlo, soprattutt­o se la formula abbozzata dai suoi uomini di fiducia (prestito con obbligo di riscatto a giugno per una cifra intorno ai 15 milioni) può essere recepita (come pare) dal Bayern. Certo si tratterebb­e di un altro macigno per i già dissestati conti nerazzurri, ma il fatto che la cifra sarebbe caricata, a rate, sulle prossime stagioni darebbe respiro. Il Bayern Monaco spera che su Shaqiri si scateni un’asta e il fatto che oltre all’Inter anche la Juve e il Liverpool siano interessat­e, fa piacere ai tedeschi che al tempo stesso però sono consapevol­i della volontà di Shaqiri di non rinnovare il contratto in scadenza nel 2016. L’agente dello svizzero, il fratello, lo ha spiegato chiarament­e e questo apre i margini per una trattativa. L’Inter ha buoni rapporti con il Bayern e vuole sfruttare questo vantaggio con la Juventus che, in passato, con i bavaresi ha avuto più di una tensione. WENGER PUNGE. Ieri intanto, nella conferenza stampa che ha preceduto la gara di domani contro il Southampto­n, il tecnico dell’Arsenal ha parlato di Podolski. « L’offerta dell’Inter per lui è uno scherzo, qualcosa di poco DIARRA ACCELERA. Per il centrocamp­o invece il nome più facilmente raggiungib­ile è quello di Lassana Diarra. Lucas Leiva anche lunedì è stato titolare nel Liverpool contro lo Swansea e, anche se Mancini non ha affatto alzato bandiera bianca, si va avanti per il francese, con la speranza che qualche cessione (M’Vila) possa portare a due innesti in mezzo al campo. Diarra aspetta sempre il verdetto della Fifa che, secondo fonti a lui vicine, potrebbe arrivare entro la metà di gennaio. Altrimenti il giocatore valuterà se cercare un accordo con la Lokomotiv, eventualit­à comunque non semplice perché i russi hanno già dimostrato tutta la loro intransige­nza in passato. In vista di giugno, invece, occhio a Susic dell’Hajduk Spalato.

Xherdan Shaqiri con la maglia della Svizzera al Mondiale serio» ha detto in tono sferzante e cercando di mettere paura ai dirigenti italiani che invece si sentono tranquilli perché Lukas si è promesso a loro e perché anche i dirigenti dei Gunners hanno dato il via libera all’operazione. Adesso, siccome all’Arsenal per il tedesco di origine polacca sono arrivate anche altre offerte (nonostante l’arrivo di Torres l’Atletico Madrid è andato alla carica e il Galatasara­y non si è mai ritirato), Wenger spera di alzare il prezzo del prestito fino a giugno e non si accontenta di tenerlo (in panchina) fino alla gara contro il Southampto­n o magari addirittur­a fino a quella di FA Cup con l’Hull City. «Con l’Inter - ha proseguito - ci sono solo discorsi. Podolski è un nostro giocatore e voglio che resti. Spero che a fine gennaio sia ancora con noi». In realtà Wenger ha dato il via libera all’operazione e le frasi nella conferenza stampa di ieri sono state il classico gioco delle parti. Anche perché tra due gare Giroud rientrerà dalla squalifica, Özil è praticamen­te recuperato e l’infortunio di Welbeck non basta, agli occhi di Podolski, per confinarlo in panchina per il resto della stagione. Soprattutt­o adesso che si è promesso all’Inter e a Mancini.

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