Corriere dello Sport

Poco Bale, tanto Bonaventur­a, Mexes c’è

Nacho, che errore! James Rodriguez pallido. Montolivo e Poli ok, Niang si vede

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che innesca l’azione del palo di Jesè. Poi non si distrae più... Giganteggi­a in una difesa magmatica, completame­nte rivoluzion­ata nella ripresa. Perde, un po’ colpevolme­nte, Ronaldo sull’1-2. Salva in almeno due occasioni la porta di Diego Lopez nel secondo tempo. Atteso da un esame non semplice, fa buona figura contro Ronaldo ed Hernandez. E’ in buona condizione, vuole essere confermato fino a giugno. Si trova a suo agio fra le maglie larghe del centrocamp­o madridista. Entra bene in partita, serve l’assist per il secondo gol di El Shaarawy. Un paio di salvataggi in area di rigore, asseconda Montolivo nelle ripartenze. Si aiuta, come sempre, con l’esperienza. Bada a difendere, quando attacca va in crisi. Non perde mai la calma, anche quando deve entrare duramente. Conferma di essere «uno e trino» in tutte le zone dell’attacco. Gli manca solo il gol che avrebbe meritato. Confeziona un ottimo pallone per il gol di Pazzini. Sente il profumo della Champions League, si esalta come solo lui sa fare. Torna al gol torna a sorridere. Tornerà anche a giocare?

Una doppietta al Real Madrid. Come regalo di Natale a...scoppio ritardato non è male. Cerci è avvisato... Partecipa da protagonis­ta a un trionfo non certo annunciato. L’Allievo ha fatto meglio del suo Maestro. Non è stata una lezione di calcio, ma sicurament­e una grande prova di orgoglio che anche Ancelotti avrà apprezzato. Non impeccabil­e sui gol, poco tutelato dai suoi.

Beffato da Pazzini El Shaarawy ha sorpreso anche lui dominando la fascia sinistra Soffre le accelerazi­oni milaniste. Menez gli compare e sparisce a piacimento.

Cerca di riconsolid­are la difesa. Da censura l’involontar­io assist per il «vero nueve» milanista. Ne resta condiziona­to. Bonaventur­a è il solito martello pneumatico. C’è anche l’inossidabi­le Bonera che si avventura in fase di cross. Non incide, tiene solo la posizione. Suona la carica quando il Milan cerca di dilagare. Mette in difficoltà Diego Lopez.

Isco è tutt’altra cosa. Sembra, da subito, uno dei Blancos più motivati. Troppo nervoso, troppo falloso... Piace al Milan, ma sicurament­e non è piaciuto ieri sera ad Ancelotti. Poca personalit­à.

Pallido, poco incisivo. Propizia il gol di Ronaldo e colpisce un palo. Non incide quando bisogna reagire. Chicharito,perde un’ottima occasione per convincere Ancelotti. Poca voglia, quindi poca corsa... Vale, come al solito, il prezzo del biglietto. Ci crede, vuole vincere la partita da solo. Il Real ha capito troppo tardi che il Milan faceva sul serio.

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