Gli strani scherzi dei test: stessi tempi a Misano per MotoGP e Superbike
Gomme da qualifica, piloti di primo piano: così le derivate di serie hanno vissuto un giorno di gloria
Il pranzo nel locale di Valentino Rossi a Tavullia, raggiunto in una scampagnata-allenamento in mountain bike, è stato il secondo assaggio di MotoGP per Scott Redding e Jonathan Rea nel giro di pochi giorni. Il primo, e più significativo, era stato a metà settimana, con i test di Misano assieme a quattro team della classe regina e sei piloti che affronteranno il Motomondiale 2020.
Sul circuito Marco Simoncelli, l’inglese della Ducati e il nordirlandese cinque volte detentore del titolo con la Kawasaki hanno offerto un riscontro cronometrico da far stropicciare gli occhi: 1’33”067 per Redding, un passato senza grande successo in MotoGP dopo aver vinto il primo GP in 125 a 15 anni davanti al coetaneo Marc Marquez, 1’33”206 per Rea. Il quale già due anni e mezzo fa, nei test autunnali di Jerez, aveva girato più veloce delle MotoGP presenti.
Due crono che hanno demolito il precedente record per una SBK a Misano, e avvicinato le MotoGP, se è vero che Miguel Oliveira con la KTM, il più veloce nei tre giorni, ha fermato il cronometro