Mattarella: La verità sulla ferita di Ustica
A 40 anni dalla strage del Dc9, ora le desecretazioni
Verità per Ustica. Quarant’anni dopo la richiesta è sempre la stessa. Per i familiari delle vittime e per chi non c’è più e non ha avuto giustizia e per chi è rimasto e vuole sapere. «La strage avvenuta nel cielo di Ustica la sera del 27 giugno 1980 è impressa nella memoria della Repubblica con caratteri che non si potranno cancellare. Nella ricorrenza dei quarant’anni, sentiamo ancora più forte il legame di solidarietà con i familiari delle ottantuno vittime e ci uniamo nel ricordo di chi allora perse la vita, con una ferita profonda nella nostra comunità nazionale. Trovare risposte risolutive, giungere a una loro ricostruzione piena e univoca», le parole del presidente Sergio Mattarella arrivano nel giorno dei ricordi e si aggiungono alle altre dette ieri a Bologna nella sala del Comune per ricordare la strage del Dc9. «Ustica deve essere una questione di Stato e tutto lo Stato deve sentire il senso profondo di questa ferita. Noi siamo un Paese grande, ma su questa vicenda dobbiamo fare tutti molto di più. Le dichiarazioni del Presidente del Senato e del Presidente del Consiglio sul tema desecretazioni sono un segnale importante», così il presidente della Camera, Roberto Fico, ieri da Bologna. E il presidente Giuseppe Conte lo aveva ribadito: «L’impegno del Governo e delle istituzioni nella ricerca della verità non deve conoscere soste. La memoria da sola non basta: le vittime e i loro familiari meritano giustizia. Ho confermato al viceministro dell’Interno Vito Crimi l’incarico di seguire i lavori del Comitato consultivo sulle attività di versamento all’Archivio centrale dello Stato e agli Archivi di Stato della documentazione in possesso delle amministrazioni dello Stato. Non devono esserci più veli». Una traccia audio, tratta dalla registrazione nella scatola nera, ripulita e pubblicata nei giorni scorsi da Rainews24, è stata acquisita agli atti della Procura di Roma: “Guarda, cos’è?”. Sono le ultime parole di uno dei piloti, da loro la verità su Ustica.
Il premier Conte: «Non devono esserci più veli. Dal governo massimo impegno»