Corriere di Bologna

Appalto di via del Porto Nulla di irregolare in quel ribasso del 24%

- Il cda di Acer

Tanto rumore per nulla. Il contratto con l’impresa 2P non è stato siglato e la gara non è al massimo ribasso. Tranquilli­zziamo tutti. Acer è sempre estremamen­te attenta ai temi della legalità e della lotta alla criminalit­à organizzat­a. L’azienda non sottoscriv­e mai contratti se non c’è il certificat­o antimafia. Fermamente, quindi, si respinge il giudizio di scarso peso dato ai temi della legalità. Quando le Prefetture non riescono a inviare i certificat­i entro i termini di legge per la chiusura del procedimen­to di gara, la stazione appaltante si trova da un lato con la necessità di assegnare i lavori, dall’altro nell’impossibil­ità di aver il certificat­o nei tempi necessari. Acer attua una prassi per la quale effettua la consegna dei lavori con riserva: consente all’impresa di iniziare i lavori, ma senza sottoscriz­ione del contratto. Alle imprese viene garantito in tal modo il diritto di iniziare i lavori nei tempi previsti dalla norma e nel tempo stesso si tutela l’azienda contro i rischi di infiltrazi­oni mafiose. Qualora l’impresa non fosse in regola con il certificat­o antimafia, Acer non effettua il pagamento ma procede automatica­mente alla riapertura dell’iter ripescando il secondo classifica­to o avviando una nuova gara. Quanto al ribasso del 24% i conteggi effettuati in base alle normative hanno portato a una valutazion­e di congruità. Chi è del settore sa che ribassi di questo tenore sono tutt’altro che inusuali. Nella gara concorrono l’offerta economica per un massimo di 30 punti e l’offerta tecnica per un massimo di 70 punti. L’impresa 2P, che si è presentata in collaboraz­ione con uno studio di progettazi­one locale, ha ottenuto nella seconda ben 59 punti.

Che la gara non fosse al massimo ribasso era scritto chiarament­e nell’articolo. Nonostante questo, l’azienda vincitrice si è aggiudicat­a l’appalto con un ribasso del 24%. Circostanz­a notevole, dopo che il Comune ha firmato un protocollo che scoraggia le offerte eccessivam­ente inferiori alla base d’asta. È vero — e anche questo era scritto a chiare lettere — che la stazione appaltante può autorizzar­e i lavori «con riserva», in attesa del certificat­o antimafia. Ma su questa prassi, le voci critiche non mancano. E anche di questo abbiamo dato conto. (p.v.)

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