«L’Aquarius? Sono perplessa, le persone non sono merci»
La candidata dei 5Stelle non ha chiuso occhio tutta la notte. La strategia di Manuela Sangiorgi per vincere il secondo turno «è stare sul territorio, l’imolese vota chi conosce». Sentirà Palazzolo, il candidato del centrodestra, «perché penso che il suo elettorato voglia votare un’alternativa al Pd». E sul caso Aquarius attacca il ministro Salvini: «Sono perplessa, le persone non sono merci».
«Non ho dormito nemmeno un minuto». Manuela Sangiorgi, candidata dei 5 Stelle, ha passato la notte sveglia a seguire lo spoglio. Si è rilassata solo all’alba, quando certa del ballottaggio è andata nel primo bar aperto per fare colazione. «Ma non è stata una grossa sorpresa, avevamo proiezioni fedeli».
Ora come pensa di vincere?
«Stando sul territorio, in mezzo alla gente come abbiamo fatto negli ultimi cinque anni. Perché l’imolese alla fine sceglie la persona che conosce. È il primo ballottaggio che si fa qui, un evento storico. Tanti hanno sempre pensato che sarebbe stato impossibile, invece ora dopo 73 anni si può cambiare».
È già il momento degli appelli agli elettori che non l’hanno votata domenica scorsa?
«Dobbiamo ancora valutare tutto, sentirci con Palazzolo (il candidato del centrodestra, ndr), anche se penso che il suo elettorato voglia votare una alternativa al Pd».
Servirà qualcosa di più, tipo un accordo con la Lega?
«Qui la situazione è diversa, non c’è un contratto di governo. Dobbiamo parlarne e vedere anche quali saranno le loro proposte».
Attende indicazioni dai vertici nazionali di M5S e Lega?
«Le amministrative sono delle elezioni molto intime, perché tale è il legame che si crea con l’elettore. In questa campagna mi hanno fermato ogni tre metri, chiedendomi di mandare a casa il Pd, che ero la loro ultima speranza».
Insomma, è scettica su un intervento di Roma.
«Propendo per un no. Il livello nazionale è diverso da quello locale, anche nei rapporti con la Lega. Imola è Imola, ha i suoi valori radicati nella sinistra, qui il problema dell’immigrazione si è sentito poco».
Intanto Salvini chiude i porti.
«Bisogna capire bene come gestire queste questioni. Ma sono un po’ perplessa, le persone non sono merci e non possono essere trattate come fossero oggetti».
Tornerà DI Maio?
«Qualcuno verrà di sicuro. Di Maio? Può darsi». (B.P.)
” Nessuna sorpresa, voterà per noi chi vuol cambiare