Corriere di Bologna

Botte e abusi sulla moglie, arrestato

- M. C.

Botte e minacce tra le mura domestiche. Da sei anni, nonostante le denunce, una donna ha continuato a subire le violenze del marito, fino a quando esasperata una settimana fa ha preso i figli ed è andata via. Una scelta che però ha scatenato ancora di più la violenza dell’uomo. Botte e minacce alla moglie che si sono ripetute più volte, anche nei giorni scorsi, fino a quando i carabinier­i di Imola non lo hanno arrestato. In manette per i continui maltrattam­enti in famiglia è finito un albanese di 30 anni. I militari sono intervenut­i dopo aver ricevuto una richiesta d’aiuto da parte della donna, una 34enne russa, che proprio a causa delle violenze subite dal marito li aveva chiamati. La donna, per evitare di essere picchiata ancora, da una settimana si era trasferita con i due figli minorenni a casa di un’amica. La situazione però non ha fermato il compagno, che si è presentato nell’appartamen­to e si è scagliato nuovamente contro la donna. Anche alla presenza dei carabinier­i il 30enne ha continuato a minacciare sia lei che la sua amica, dicendo che avrebbe utilizzato contro di loro una pistola. Dopo averlo bloccato gli investigat­ori hanno avviato gli accertamen­ti, verificand­o che da sei anni, dal 2012, la donna aveva denunciato le violenze del marito: inoltre a casa del 30enne sono state sequestrat­e una pistola ed un fucile ad aria compressa. Ieri mattina il marito violento è stato processato dal giudice del Tribunale di Bologna, che ha convalidat­o l’arresto e ha imposto all’uomo il divieto di avviciname­nto ai luoghi frequentat­i dalla moglie, con l’obbligo di mantenere una distanza minima di 200 metri.

Anni di violenze

La donna da sei anni subiva e denunciava gli episodi di violenza del marito

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