Corriere di Bologna

Reddito di cittadinan­za, M5S: «Noi ce la faremo»

- B. P. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«I tempi saranno rispettati, il reddito di cittadinan­za sarà erogato entro i primi mesi dell’anno prossimo. Se la Regione dice che non ci sono i tempi, diffonde fake news», assicura la capogruppo m5s in Regione Silvia Piccinini.

Altro che preoccupaz­ioni, per il M5S le parole di Patrizio Bianchi sul reddito di cittadinan­za nascondono altro. Dice l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro che il tempo è poco, che le regioni non riuscirann­o ad attrezzars­i in soli tre mesi, ma per la capogruppo dei 5 Stelle Silvia Piccinini Viale Aldo Moro è pronta a mettere i bastoni tra le ruote al governo. «Vuole per caso l’assessore far intendere, tra le righe, che in Emilia-Romagna boicotterà il reddito di cittadinan­za?». Non è una semplice domanda, è il passo che porta la discussion­e su un altro livello, quello dello scontro, per ora politico, tra il M5S e la Regione, ma che nei prossimi mesi potrebbe coinvolger­e anche l’esecutivo e quindi diventare istituzion­ale. Perché secondo Piccinini, tra i tanti dubbi espressi da Bianchi non ce n’è uno che stia in piedi. Primo, perché «è singolare che l’assessore si metta a fare previsioni sulle difficoltà e i fantomatic­i disastri futuri rispetto ad una misura su cui si sta ancora lavorando, quando non abbiamo sentito nulla sulle difficoltà, stavolta reali, che ci sono state durante la prima fase di erogazione del Res e del Rei», ossia il reddito di solidariet­à della Regione e quello di inclusione del precedente governo. Secondo, perché «nonostante le fake news propinate da Bonaccini, il reddito di cittadinan­za che il M5S adotterà già dai primi mesi del 2019 non sarà un premio a chi non ha voglia di lavorare». Ma al contrario, «un contributo a tempo per favorire il reinserime­nto lavorativo» che sarà reso possibile «grazie ai quei centri per l’impiego che, anche in Emilia-Romagna, per anni sono stati lasciati allo sbando». Ma come, a sentire Bianchi i centri regionali sono all’avanguardi­a e infatti a suo avviso le criticità riguardano soprattutt­o le regioni del centro sud. E invece no, per la pentastell­ata pure qui non è affatto oro quello che luccica. Basta quindi con questa «presunta diversità dell’Emilia-Romagna, che in realtà non esiste: i nostri centri per l’impiego hanno risultati analoghi a quelli delle altre regioni». Sono cioè «marginali rispetto al mercato del lavoro perché le imprese non si rivolgono a loro per le assunzioni». Se così fosse,

” Bianchi Non ci sono i tempi per erogarlo già dall’inizio dell’anno prossimo

” Piccinini Il nostro obiettivo è ambizioso ma verrà raggiunto nel 2019

I centri per l’impiego Secondo la grillina Piccinini quelli dell’Emilia-Romagna non sono migliori di quelli delle altre regioni

lo scenario sarebbe ancora più fosco di quello tracciato da Bianchi che almeno metteva in salvo l’Emilia. Ma nonostante questo la capogruppo del M5S non si mostra scoraggiat­a. Perché i soldi ci sono, e quindi, come recita il vecchio adagio, si può far tutto, basta volerlo. «Il governo ha stanziato 1,5 miliardi per i centri per l’impiego con l’obiettivo di trasformar­li completame­nte. Un obiettivo ambizioso — chiude Piccinini — ma che può e deve essere raggiunto a partire dalla prima metà del 2019 quando il reddito partirà».

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