Corriere di Verona

Lega, doppio schiaffo a Sboarina e Fontana

Guerra per la succession­e a Fontana, bocciato il suo uomo all’Ater

- Lillo Aldegheri © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VERONA Adesso diventa un vero e proprio braccio di ferro, quello tra la Lega e il sindaco Federico Sboarina. Il direttivo del Carroccio è infatti tornato a riunirsi l’altra sera per discutere del successore di Lorenzo Fontana, oggi ministro della Famiglia, quale vicesindac­o di Verona. È stato ribadito, senza che si alzasse una sola voce contraria, che quel posto spetta ad Enrico Corsi, ed ha impegnato tutti i sette consiglier­i comunali leghisti a…«tener duro» fino in fondo su questa linea.

Come si sa, invece, Sboarina vorrebbe come suo nuovo «vice» l’attuale assessore alla mobilità, Luca Zanotto, affidando a Corsi l’incarico di assessore con le deleghe (non rilevantis­sime) finora detenute da Fontana. E al momento il «muro contro muro» sembra totale. Con un probabile effetto: lo slittament­o delle dimissioni di Fontana, che ha più volte dichiarato di essere prontissim­o a presentarl­e (avrebbero dovuto essere consegnate al sindaco già nello scorso fine settimana). Ma di fronte a questo stallo, tira appunto aria di rinvio. Ed un consiglier­e comunale di maggioranz­a diceva ieri (sottovoce) che forse sarebbe il caso di aspettare che il «generale Agosto» plachi gli animi e aiuti a trovare una soluzione.

Collegata al caso-Corsi c’è anche la questione della presidenza dell’Ater, ente di cui oggi l’ex assessore leghista nelle giunte di Tosi è oggi commissari­o straordina­rio.

Fontana punterebbe sul giovane Fabio Montoli. Ma il direttivo ha messo ai voti questa ipotesi, e il risultato è stato decisament­e diverso: qualcuno ha votato per l’ex sindaco di Legnago, Roberto Rettondini, qualcun altro per il giovane Damiano Buffo, uno ha prescelto Antonio Pegoraro, di Buttapietr­a. Ma per Montoli non ha votato nessuno, zero voti. E anche su questo, toccherà adesso tornare a discutere.

Per arroventar­e ulteriorme­nte una serata già «calda», infine, il direttivo leghista ha decretato l’espulsione di una ventina di iscritti della zona del Legnaghese, zona in cui l’esplodere del «caso Giarola», un anno fa, aveva creato lo scontro tra l’allora segretario Paolo Paternoste­r, e la maggioranz­a del direttivo stesso contraria a Luciano Giarola, fino ad allora superstar leghista della Bassa ma poi pure lui espulso.

Ciliegina sulla torta: nella polemica sull’attività della ditta Mondialtra­ns, di proprietà della famiglia Paternoste­r, i toni restano alti e qualcuno adombra perfino l’ipotesi che volino querele. Ricordiamo che il capogruppo leghista in comune, Vito Comencini, non aveva votato, a Palazzo Barbieri, per l’ampliament­o dell’area su cui lavora l’azienda. Se ne riparlerà.

Sui «mal di pancia» interni alla maggioranz­a di Palazzo Barbieri torna intanto Michele Bertucco (Sinistra e Verona in Comune). «Pensa davvero il sindaco – chiede Bertucco di poter tirare a campare in questa situazione, con una parte della sua maggiorazi­one che rema costanteme­nte contro?» E dopo aver citato il «tormentone Corsi», il leader della sinistra ricorda che «Agsm e Agec sono tuttora senza direttore generale, la nomina del presidente di Amia è bloccata dai veti incrociati mentre l’azienda va verso un passivo di bilancio di mezzo milione di euro e c’è una generale mancanza di direttive e di strategie nelle partecipat­e».

Come anticipato dieci giorni fa dal Corriere di Verona, una copia di tutti i contratti di lavoro dirigenzia­li in essere è stata fatta pervenire al terzo piano di Palazzo Barbieri, dove una piccola task force li sta spulciando uno per uno. Si era partiti, mesi addietro, col traumatico allontanam­ento dall’Agec del direttore generale, Maria Cristina Motta, ma un altro contratto sotto esame è quello di Alessandro Tatini, direttore dell’Agenzia di riscossion­e Solori, così come quelli del direttore di Acque Veronesi, Francesco Berton, e del direttore di VeronaMerc­ato, Paolo Merci.

Espulsioni e minacce di querele Il direttivo leghista ha confermato l’espulsione di una ventina di iscritti della zona del Legnaghese. Rimane altissima la tensione sulla ditta di famiglia dell’ex segretario Paolo Paternoste­r

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 ??  ?? Veti e polemicheD­a sinistra, Enrico Corsi: il direttivo della Lega lo promuove a nuovo vicesindac­o, anche se il sindaco Sboarina preferisce l’attuale assessore Luca Zanotto. Al centro Lorenzo Fontana, ministro alla Famiglia: rimanderà le sue dimissioni da vicesindac­o, in attesa di trovare la quadra. A destra, l’ex segretario e oggi deputato Paolo Paternoste­r, nella polemica per l’attività della ditta di famiglia
Veti e polemicheD­a sinistra, Enrico Corsi: il direttivo della Lega lo promuove a nuovo vicesindac­o, anche se il sindaco Sboarina preferisce l’attuale assessore Luca Zanotto. Al centro Lorenzo Fontana, ministro alla Famiglia: rimanderà le sue dimissioni da vicesindac­o, in attesa di trovare la quadra. A destra, l’ex segretario e oggi deputato Paolo Paternoste­r, nella polemica per l’attività della ditta di famiglia

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