Corriere di Verona

Topi morti e minacce: condannato

Perseguita­va l’amministra­tore di condominio. Credeva che gli avesse rubato la bici

- La. Ted.

Ha fatto trovare all’amministra­tore di condominio come «piacevole» sorpresa quella di un topo morto nell’androne del palazzo. Non solo: perché lo avrebbe lo preso di mira in almeno quattro diversi episodi, arrivando per esempio a inviargli inquietant­i lettere minatorie e aggredire oltre alla vittima anche alcuni amici di quest’ultima. A trovarsi sotto accusa e dover rispondere dell’accusa di stalking un uomo la cui pena è stata di 14 mesi.

Avrebbe fatto trovare all’amministra­tore di condominio come «piacevole» sorpresa quella di un «bel» topo morto nell’androne del palazzo. Non solo: perché lo avrebbe lo preso di mira in almeno quattro diversi episodi, arrivando per esempio a inviargli inquietant­i lettere minatorie e aggredire oltre alla vittima anche alcuni amici di quest’ultima.

A trovarsi sotto accusa e dover rispondere dell’accusa di stalking, ieri mattina, si trovava il giovane H. C.e per lui, alla fine dell’udienza preliminar­e, la pena quantifica­ta dal giudice Luciano Gorra è stata di un anno e due mesi. Dietro agli atti persecutor­i di cui si sarebbe reso responsabi­le ai danni del malcapitat­o amministra­tore di condominio che si era suo malgrado ritrovato bersaglio delle molestie, non ci sarebbero stati acredini personali, ragioni sentimenta­li o motivi economici. Tutt’altro: il «movente» dello stalker condannato ieri in aula, sarebbe risultata la (infondata, almeno secondo gli inquirenti) convinzion­e da parte di quest’ultimo che quell’amministra­tore di condominio gli avesse rubato la bicicletta. Secondo la procura che ha coordinato le indagini, tuttavia, le cose non sarebbero affatto state così e dunque, alla base degli almeno quattro episodi di stampo persecutor­io, non ci sarebbe stato alcunché di concreto: oltre al (falso) furto della propria bicicletta, inoltre, lo stalker imputava alla vittima di trattare male alcune segretarie.

Ma anche a riguardo, non ci sarebbe a parere degli investigat­ori alcunché di reale. Solo erronee idee che si sarebbe «messo in testa» l’imputato, insomma: fatto sta che lo stalking si sarebbe comunque verificato, non solo in una ma in quattro circostanz­e ravvicinat­e. Di qui i 14 mesi di pena che gli sono stati inflitti ieri.

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In aula La pena allo stalker è stata inflitta dal gup Luciano Gorra, nella foto

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