Agordino, altro dramma: morti intossicati
Lei in salotto, lui sulle scale: coppia di anziani esanime in casa a Rivamonte. L’ipotesi: monossido
Un’altra tragedia scuote l’Agordino. Due anziani di Rivamonte sono stati trovati morti nella loro abitazione. Si tratta di Gastone Gastaldo e della moglie Amabile Zaix di 84 e 82 anni. Non è chiaro ancora se il loro decesso sia legato, in qualche modo, all’ondata di maltempo che ha imperversato sul Veneto, e in particolare nel Bellunese, la scorsa settimana.
L’ipotesi dei carabinieri intervenuti ieri sera nel piccolo appartamento in località Zenich è che possa essersi trattato di un’intossicazione da monossido di carbonio. I soccorsi sono stati avvisati verso le 19 dai vicini di casa a cui probabilmente gli anziani avevano detto di doversi recare in ospedale. Passati davanti all’abitazione, però, hanno trovato le luci della casa accese e la macchina parcheggiata in giardino. In preda ai sospetti hanno provato a suonare il campanello senza ricevere risposta. Sul posto la croce rossa, i vigili del fuoco e i carabinieri ma i due erano già morti.
Gastone è stato trovato sulle scale, mentre Amabile in salotto. Entrambi erano in pensione da molti anni. Avevano lavorato come operai nel Padovano e vivevano da soli a Rivamonte. Il sindaco Giovanni Deon li ricorda come «due persone molto attive. Amavano prendersi cura dell’orto, dei campi e dei loro animali». Il loro unico figlio era morto due anni e mezzo fa. Rimane il giallo sulla causa della loro morte.
Incidenti domestici di questo tipo sono molto diffusi in montagna ma non eliminano i dubbi su una possibile concatenazione di eventi che ha avuto origine con l’alluvione della scorsa settimana. Si potrebbe ipotizzare, ad esempio, una rottura della caldaia e la necessità dei due anziani di scaldarsi. La stufa avrebbe poi fatto il resto. Se ciò fosse vero il numero delle vittime del maltempo salirebbe a cinque in dieci giorni. La prima lunedì scorso. Il 49enne padovano Sandro Pompolani stava guidando la sua auto lungo via Cuniada a Feltre quando un platano gli era caduto sopra schiacciandolo e uccidendolo sul colpo. Il giorno successivo Ennio Piccolin, 61enne di Falcade, era scivolato nelle acque del Focobon. I militari avevano ritrovato prima la sua macchina, accesa e con le porte aperte vicino al torrente, poi il suo corpo un chilometro più a valle. Mercoledì scorso, infine, quella che sembrava essere l’ultima vittima. Valeria Lorenzini, 82enne di Selva di Cadore, si era recata nel bosco vicino casa insieme al figlio e un albero le era piombato addosso all’improvviso. La Procura di Belluno ha però chiesto l’autopsia sul corpo della Lorenzini per capire se sia stata questa la vera causa del decesso. Sembrerebbe infatti che la donna abbia avuto un infarto.