Corriere di Verona

Agordino, altro dramma: morti intossicat­i

Lei in salotto, lui sulle scale: coppia di anziani esanime in casa a Rivamonte. L’ipotesi: monossido

- Davide Piol

Un’altra tragedia scuote l’Agordino. Due anziani di Rivamonte sono stati trovati morti nella loro abitazione. Si tratta di Gastone Gastaldo e della moglie Amabile Zaix di 84 e 82 anni. Non è chiaro ancora se il loro decesso sia legato, in qualche modo, all’ondata di maltempo che ha imperversa­to sul Veneto, e in particolar­e nel Bellunese, la scorsa settimana.

L’ipotesi dei carabinier­i intervenut­i ieri sera nel piccolo appartamen­to in località Zenich è che possa essersi trattato di un’intossicaz­ione da monossido di carbonio. I soccorsi sono stati avvisati verso le 19 dai vicini di casa a cui probabilme­nte gli anziani avevano detto di doversi recare in ospedale. Passati davanti all’abitazione, però, hanno trovato le luci della casa accese e la macchina parcheggia­ta in giardino. In preda ai sospetti hanno provato a suonare il campanello senza ricevere risposta. Sul posto la croce rossa, i vigili del fuoco e i carabinier­i ma i due erano già morti.

Gastone è stato trovato sulle scale, mentre Amabile in salotto. Entrambi erano in pensione da molti anni. Avevano lavorato come operai nel Padovano e vivevano da soli a Rivamonte. Il sindaco Giovanni Deon li ricorda come «due persone molto attive. Amavano prendersi cura dell’orto, dei campi e dei loro animali». Il loro unico figlio era morto due anni e mezzo fa. Rimane il giallo sulla causa della loro morte.

Incidenti domestici di questo tipo sono molto diffusi in montagna ma non eliminano i dubbi su una possibile concatenaz­ione di eventi che ha avuto origine con l’alluvione della scorsa settimana. Si potrebbe ipotizzare, ad esempio, una rottura della caldaia e la necessità dei due anziani di scaldarsi. La stufa avrebbe poi fatto il resto. Se ciò fosse vero il numero delle vittime del maltempo salirebbe a cinque in dieci giorni. La prima lunedì scorso. Il 49enne padovano Sandro Pompolani stava guidando la sua auto lungo via Cuniada a Feltre quando un platano gli era caduto sopra schiaccian­dolo e uccidendol­o sul colpo. Il giorno successivo Ennio Piccolin, 61enne di Falcade, era scivolato nelle acque del Focobon. I militari avevano ritrovato prima la sua macchina, accesa e con le porte aperte vicino al torrente, poi il suo corpo un chilometro più a valle. Mercoledì scorso, infine, quella che sembrava essere l’ultima vittima. Valeria Lorenzini, 82enne di Selva di Cadore, si era recata nel bosco vicino casa insieme al figlio e un albero le era piombato addosso all’improvviso. La Procura di Belluno ha però chiesto l’autopsia sul corpo della Lorenzini per capire se sia stata questa la vera causa del decesso. Sembrerebb­e infatti che la donna abbia avuto un infarto.

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Sradicati Alcuni alberi divelti dalla forza del vento la scorsa settimana Colpiti i boschi del Vicentino e del Bellunese

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