Commercialista in campo «Per gli altri»
«Non dobbiamo lavorare soltanto per noi stessi, non dobbiamo lavorare soltanto per fare profitto ed esaudire i nostri desideri. Dobbiamo invece lavorare per il bene comune affinché si possa innescare un vero e proprio cambiamento culturale». Cecilia Mannucci, 55 anni, di Grassina sa bene cosa significhino questi concetti. Fa parte del progetto solidale denominato «Economia di Comunione», fondato da Chiara Lubich nel maggio 1991 a San Paolo, un movimento che coinvolge imprenditori, lavoratori, dirigenti, cittadini, studiosi, operatori economici, tutti impegnati a promuovere una prassi e una cultura economica improntata alla comunione, alla gratuità e alla reciprocità. Lei fa la commercialista e dice: «Ogni mese devolvo parte del mio stipendio ad opere di solidarietà. Sono rinunce costanti che aiutano gli altri, ma non solo, sono piccoli gesti che ti aiutano anche a vivere meglio, a stare meglio con te stesso. Non possiamo vivere rinchiudendoci nelle proprie case, non possiamo restare sordi di fronte al dolore degli altri». Ecco perché oggi ha partecipato a questa grande iniziativa sul Lungarno Colombo. Veste con una maglietta rossa di Corri la vita, manifestazione a cui ha partecipato, i pantaloni corti neri e le scarpe da ginnastica. «Oggi a pranzo stavo guardando il telegiornale quando ho sentito parlare di questa iniziativa, il cui senso rientra perfettamente nello spirito dell’Economia di Comunione. Non ci ho pensato due volte e invece che stare a casa a riposarmi, sono venuta qui insieme a mio marito».