Corriere Fiorentino

Fiorentina-Juventus 2-1

Serata ricca di emozioni al Franchi: i viola tornano a battere la Signora dopo tre anni e mezzo Coreografi­a spettacola­re della Fiesole per Antognoni Kalinic decisivo. Corvino: i cinesi? Nessuna offerta

- di Leonardo Bardazzi, Ernesto Poesio e Tommaso Loreto

Una notte viola. Per scacciare le delusioni di questi mesi grigi e prendersi lo scalpo della rivale di sempre. La Fiorentina vince (stramerita­ndo) la partita dell’anno, mentre il Franchi gode. Tra le coccole per l’Unico 10 in tribuna e il sapore dolce del trionfo, tre anni e passa dopo la tripletta di Pepito e quel 4-2 da sballo.

Stavolta finisce 2-1, ma il godimento del popolo viola è lo stesso. Anche perché il finale sofferto, con Dybala che si mangia un gol, rende ancora più bello il trionfo. Trionfo che, va detto, porta la firma anche di Paulo Sousa. Bravissimo nel leggere la partita e nel mettere subito pressione alla Juve. Senza timori reverenzia­li, ma anzi con la convinzion­e di poter battere anche i più forti. Contro la squadra del suo passato (e che potrebbe diventare sua a giugno), il portoghese torna all’antico e sceglie il 3-42-1 che l’anno scorso lo portò in testa alla classifica. E i viola sembrano gradire. Impeto, convinzion­e, ritmo e gioco infatti sono quelli dell’anno scorso, con Vecino che macina chilometri, Borja che pressa tutti e Chiesa jr, gasato dalla firma sul rinnovo contrattua­le, che mette i brividi a Chiellini usando freschezza atletica e una personalit­à tutt’altro che scontata per un ventenne come lui. Dopo aver visto sbocciare Berna, Sousa ha trovato un altro tesoro fatto in casa.

La miglior Fiorentina dell’anno insomma domina in lungo e in largo, mentre la pluri scudettata Juve è costretta a fare la parte del comprimari­o. Vecino ci prova un paio di volte con tiri velenosi (anche un palo esterno), poi Chiesa scalda i guantoni a Buffon e contribuis­ce ad alzare i decibel del Franchi. La squadra di Allegri è alle corde e mentre Banti distribuis­ce cartellini (Sturaro, Chiellini e Vecino ammoniti nel giro di 5 minuti), i viola passano con merito. Il gol nasce da un lancio lungo di Sanchez (promosso difensore centrale a tre, con Salcedo e Tomovic in panchina) che Berna mette giù e trasforma in un assist al bacio per Kalinic: diagonale alla Batistuta e gol, con tanto di corsa del croato verso i tifosi in Maratona. Chissà cosa sarà passato nella testa del bomber in quegli istanti da sballo. Di sicuro Nikola il freddo sta passando giorni complicati, tra i dollaroni cinesi e la voglia di non chiudere a metà la sua avventura viola al fianco del mentore Sousa. Il suo primo tempo comunque è stato da manuale: movimento continuo, lotta su ogni pallone, verticaliz­zazioni continue (gol compreso) verso la porta bianconera.

Tutto il contrario del grigiore di mercoledì scorso in Coppa Italia, per la gioia della tribuna viola che con Adv, Antognoni, Renzi, Lotti e non solo, si coccola il suo numero 9 sperando che alla fine i famosi 50 milioni di clausola non arrivino mai.

A proposito di centravant­i, il temutissim­o Pipita Higuain si vede per la prima volta solo un attimo prima dell’intervallo, quando Maxi Olivera (di coscia, nonostante le proteste juventine) stoppa quasi sulla linea un suo tiro altrimenti destinato in gol.

Nella ripresa ti aspetti la riscossa della Vecchia Signora e invece è ancora la squadra di Sousa a martellare. Kalinic smarcato da Chiesa si inceppa davanti a Buffon e il risultato resta in bilico, poi però è proprio il figlio di Enrico a regalare l’apoteosi: su un lancio lungo di Badelj, si allunga per toccare la palla e finisce per imbrogliar­e Buffon. Gol suo? Mentre esulta lui stesso fa segno di no ai compagni, ma in ogni caso c’è poco tempo per far festa. Dall’altra parte infatti il solito Higuain approfitta di una mezza dormita di Olivera per riportare sotto la Juve.

C’è da soffrire allora, anche perché Allegri rischia e mette dentro Pjaca e Mandzukic. Tatarusanu però si supera in un mischione in area viola, mentre i i 6 minuti di recupero concessi da Banti non bastano a rovinare la festa. Finisce dunque col tripudio della squadra sotto la Fiesole. Il modo migliore per chiudere una notte tutta viola.

Sousa torna al modulo dello scorso campionato: il risultato gli dà ragione

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 ??  ?? Nikola Kalinic autore del primo gol della Fiorentina e oggetto dei desideri sul mercato cinese
Nikola Kalinic autore del primo gol della Fiorentina e oggetto dei desideri sul mercato cinese

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