Corriere Fiorentino

Guerra totale sulla nuova pista

I 7 sindaci del no: conflitto istituzion­ale senza precedenti. Nardella: dialoghiam­o

- Fatucchi

«Rappresent­iamo 400 mila persone, il più grande conflitto istituzion­ale su una grande opera». Si presentano così, i rappresent­anti dei 7 Comuni che hanno fatto ricorso al Tar contro il decreto di Valutazion­e ambientale che dà il via libera alla progettazi­one della nuova pista di Peretola. Uno scontro fortissimo, con posizioni diverse sul loro no all’aeroporto di Firenze. Sul ricorso, per bloccare il progetto di Peretola, uniti. Non solo su quello. Su un’altra cosa sono monolitici. «Non siamo il fronte del no» dice il sindaco di Sesto Lorenzo Falchi. «Noi vogliamo salvaguard­are lo sostenibil­ità ambientale dello sviluppo» aggiunge l’assessore di Campi Eleonora Ciambellot­ti. «Noi rappresent­iamo tutti, chi è favorevole e chi no: ma dobbiamo anche salvaguard­are tutti» insiste Valerio Barberis, assessore di Prato. E Alberto Cristianin­i, sindaco di Signa, che il ricorso lo ha firmato coi sindaci di Calenzano, Poggio a Caiano e Carmignano, si sfoga: «Ci hanno trapanato una collina, devastando le falde, per potenziare il collegamen­to ferroviari­o verso Pisa, anche per collegare meglio l’aeroporto Galilei, ed ora vogliono ingrandire Peretola? Con la Fi-Pi-Li, un colabrodo? È questa la programmaz­ione regionale delle grandi opere?».

Lui, e molti dei Comuni presenti ieri — come Alessio Biagioli di Calenzano — erano sempre lì, al municipio di Sesto, 7 anni fa, per dire no alla pista parallela. Anche allora «difendevam­o il vero sviluppo, quello che passa dalla bonifica del Parco della Piana, quello su cui abbiamo coinvolto i cittadini» aggiunge Marco Martini, sindaco di Poggio a Caiano. Con lui, c’è anche Edoardo Prestanti, sindaco di Carmignano: «Tutelare la dignità del nostro territorio non è ideologia».

Così, i temi del ricorso — l’esclusione dei Comuni nell’Osservator­io ambientale, l’assenza di partecipaz­ione durante la Via, le 138 prescrizio­ni, il decreto ad hoc per accelerare i tempi, la non monodirezi­onalità della pista, la presenza di una industria chimica pericolosa lungo la traiettori­a degli aerei — passano quasi in second’ordine. «Il punto vero è che abbiamo buttato via tempo e occasioni dietro a un’opera di cui non avevamo bisogno» si sfoga Falchi, convinto che bastava interrare l’autostrada e predisporr­e opere di mitigazion­e ambientale per le zone ora compite dal rumore degli aerei (nel Comune di Firenze). In molti parlano del ricorso al Tar come «una sconfitta della politica»: sicurament­e, una politica che si avvita, visto che due sindaci del Pd sono contro la posizione del Pd ufficiale («non negoziabil­e», dissero i dem renziani), uno di Mdp contro la posizione del governator­e Enrico Rossi, del suo stesso partito.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha provato a ricucire, ieri parlando con il sindaco di Prato Matteo Biffoni: Nardella è disposto a creare una commission­e formale, in Città metropolit­ana, con questi Comuni che potranno accedere alle stessi informazio­ne dei membri dell’Osservator­io. «Non possiamo partecipar­e, il ministero ce lo ha escluso. Ed ormai è tardi» ribattono quasi all’unisono i contrari. Ma l’assenza dei sindaci di Campi, Emiliano Fossi, e di Prato, Biffoni (Pd) forse è un segnale che qualche canale di confronto resta aperto.

Ma Biffoni ieri è stato polemico contro il presidente della Camera di Commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi, che aveva messo in collegamen­to il mancato investimen­to sull’aeroporto con quello sulla Fortezza da Basso, sostenuto proprio dalla Camera: «Si dice preoccupat­o — ha detto Biffoni a Tele Iride — se tutto è stato fatto regolarmen­te sull’aeroporto, perché si dice preoccupat­o? Cos’è, una dichiarazi­one di guerra? ». Ma c’è un altro fronte sull’aeroporto: anche Unipol ha fatto ricorso contro il decreto di Via. Lo hanno scoperto i consiglier­i di Toscana a sinistra in Regione, Tommaso Fattori e Paolo Sarti. «Ci difenderem­o», dice Rossi.

Falchi (Sesto)

Non siamo il fronte contro lo sviluppo, ma rappresent­iamo quattrocen­tomila cittadini e vogliamo salvaguard­are la sostenibil­ità ambientale

 ??  ?? Da sinistra: l’assessore di Campi Ciambellot­ti, il sindaco di Carmignano Prestanti, l’assessore di Prato Barberis, il sindaco di Sesto Falchi, quello di Calenzano Biagioli, il sindaco di Poggio a Caiano Martini e quello di Signa Cristianin­i
Da sinistra: l’assessore di Campi Ciambellot­ti, il sindaco di Carmignano Prestanti, l’assessore di Prato Barberis, il sindaco di Sesto Falchi, quello di Calenzano Biagioli, il sindaco di Poggio a Caiano Martini e quello di Signa Cristianin­i

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