«Una legge per il Terzo Settore»
Annuncio di Rossi agli stati generali: riunire il volontariato per dargli più peso politico
Una legge speciale per valorizzare il ruolo del Terzo Settore. Ad annunciarla il governatore Enrico Rossi durante la prima conferenza toscana de Terzo Settore che si è tenuta ieri al Mandela Forum alla presenza di quasi mille volontari e oltre 400 associazioni. La nuova legge potrebbe rivoluzionare il ruolo del Terzo Settore, che si trasformerebbe da puramente consultivo a formalmente partecipativo. In sostanza, ogni volta che la Regione o un’altra istituzione progetterà qualcosa in ambito sociale, sanitario, sportivo, ambientale culturale, in virtù della nuova legge dovrà confrontarsi con le associazioni del Terzo settore che rappresentano tali ambiti di competenza. «Prima della fine della legislatura, vorrei rimettere insieme tutti i pezzi del Terzo settore e riconoscere a questo settore il ruolo di protagonista nella co-progettazione con le istituzioni toscane», ha detto Rossi.
L’idea di nuova legge è stata condivisa da Stefania Saccardi, assessore regionale al sociale e promotrice della conferenza, e da Federico Gelli, presidente del Cesvot, il centro servizi volontariato che ha collaborato all’evento. Un evento dove, per la prima volta in Toscana, si è riunito il Terzo settore, che nella regione conta quasi 500 mila volontari e 8 mila associazioni. I partecipanti sono stati suddivisi in 30 tavoli tematici (in stile Leopolda renziana), ognuno dei quali ha elaborato proposte.
Si è parlato di rapporti con gli enti pubblici, accesso al credito, rapporto tra giovani, lavoro e volontariato. Proprio quest’ultimo è stato uno dei temi al centro di alcune riflessioni, come quella del portavoce del forum regionale Gianluca Mengozzi. «Il lavoro precario costringe i trentenni e i quarantenni ad allontanarsi dal volontariato». Un problema anche per la Uisp. «C’è una drammatica assenza della fascia di età media dai 25 ai 50 anni». Buone, al contrario, le percentuali di volontari ventenni. All’evento hanno partecipato, anche il direttore generale del Terzo Settore del Ministero Alessandro Lombardi, il sindaco Dario Nardella, la portavoce forum nazionale Terzo Settore Claudia Fiaschi e il rappresentante della Consulta toscana fondazioni bancarie Giovanni Fossi.
Personale cercasi «Il lavoro precario costringe i trentenni ad allontanarsi dal nostro mondo»