Corriere Fiorentino

Galli: «Lafont? Un numero uno, con equilibrio»

Intervista con Galli: sabato è stato decisivo, mi piace perché non si tira mai indietro

- Di Stefano Rossi

❞L’ex portiere viola, Giovanni Galli parla di Lafont, dopo la super partita contro il Napoli: «È giovane ma ha già tante qualità: può diventare un grande campione».

Giovane, talentuoso e già titolare nella Fiorentina. Sembra la storia di Giovanni Galli e invece è Alban Lafont. L’ex portiere della Fiorentina sorride: «Sì, ma parliamo solo di lui che è il presente e il futuro. Contro il Napoli mi è piaciuto, è stato sempre attento. Ha compiuto parate decisive ed è sempre stato sveglio. Su Mertens devo dire che è stato più un errore dell’attaccante, ma lui c’era».

Insomma, si è fatto perdonare di qualche errore nelle partite precedenti...

«Ci può stare di sbagliare. Ciò che conta è fare prestazion­i positive che danno fiducia a lui e all’ambiente. Ci mancherebb­e che un ragazzo di venti anni non possa sbagliare. L’altra sera ha mostrato qualità interessan­ti. Il percorso è giusto, ma su alcuni aspetti può migliorare».

Quali?

«Partiamo dalla certezza: è sempre reattivo. Quando deve fare una parata di istinto c’è, credo che però debba lavorare sulla forza. Ad esempio in un paio di uscite alte, pur essendo stato efficace, non è stato perfetto. Mi sembra questo l’aspetto su cui deve lavorare. Col tempo farà sempre meglio, ma c’è una cosa che voglio dire».

Prego...

«Il pubblico deve essere paziente. Quando non è impeccabil­e si sente qualche mugugno. I giocatori sono umani, sentono tutto». Ha avuto un flashback? «(Ride) Ripeto, parliamo di lui. Non importa cosa succedeva quando giocavo io».

Lei però è fiorentino adottivo, lo sa che la città è esigente…

«Certo, Firenze è così. Lui deve rispondere giocando sempre con lucidità. Senza vivere troppo intensamen­te le emozioni, deve sapersi distaccare. Anche se ho avuto l’impression­e che lo sappia fare bene, è un tipo posato che sa gestire i nervi. Gli errori gli scivolano addosso, le grandi parate non lo esaltano. È equilibrat­o».

Le ricorda qualcuno? «Non faccio nomi per un semplice motivo: è così giovane che deve ancora trasformar­si. È più alto di un metro e novanta. Segue ogni azione, partecipa al gioco e copre bene la porta. Vedo ottime potenziali­tà ma ripeto, deve insistere sulla forza fisica soprattutt­o alla luce della grande struttura fisica che ha. In tutto questo non vanno trascurati i momenti fuori dal campo. Le abitudini del quotidiano, l’apprendime­nto della lingua. A chi non gioca sembrano dettagli, ma non lo sono».

Il duello con Meret l’ha vinto lui? La scorsa estate la Fiorentina era orientata sul portiere azzurro ma poi ha preso il francese.

«Rispondo con le sensazioni che ho provato guardando la partita. A oggi vedo Lafont più pronto di Meret. Ha più personalit­à e sfrontatez­za, il portiere del Napoli mi è parso più timido. Certo, giocare a Udine o in provincia è diverso. Credo che debba capire ancora il contesto in cui si ritrova e quindi dimostrare personalit­à per trasmetter­e la sua presenza. Il francese invece è protagonis­ta, aggredisce la sfida e la gioca con esuberanza. Per riassumere: Lafont è un portiere che gioca la partita, per adesso Meret si limita a parare».

Pioli ha detto che, quando giocava, alcuni trasmettev­ano sicurezza e altri non si sentivano nemmeno. Lafont lo lascia tranquillo. Condivide?

«Sì, è il mio stesso pensiero. Il carattere è forte, adesso è l’ambiente che deve rendere il terreno fertile affinché possa crescere sereno. Ci vuole sostegno e qualche mugugno in meno quando sbaglia».

È eccessivo pensare che Lafont possa arrivare in Nazionale francese? Lloris, Mandanda, Areola: c’è tanta concorrenz­a.

«È arrivato a Firenze con aspettativ­e alte, la società ha investito tanto per acquistarl­o. È vero che oggi la Francia ha portieri di alto profilo, ma lui ha un vantaggio: è l’unico che gioca in Italia, la tecnica dei nostri portieri viene curata meglio quindi l’esperienza che farà qui lo aiuterà a perfeziona­rsi. Poi deciderà lui dove arrivare, ma il materiale su cui lavorare è pregiato».

Consigli

«A Firenze può crescere ancora Il pubblico deve essere paziente, perché quando si è così giovani si ha il diritto di sbagliare per imparare»

 ??  ?? Alban Lafont, 20 anni, è il portiere francese della Fiorentina Arrivato la scorsa estate al costo di 7 milioni di euro Ha disputato 21 partite di campionato e subito 23 reti Contro il Napoli è stato il migliore in campo sbarrando la porta ai partenopei
Alban Lafont, 20 anni, è il portiere francese della Fiorentina Arrivato la scorsa estate al costo di 7 milioni di euro Ha disputato 21 partite di campionato e subito 23 reti Contro il Napoli è stato il migliore in campo sbarrando la porta ai partenopei
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Giovanni Galli ex portiere viola

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