Uno dei fondatori della comunità
«Anche noi abbiamo delle colpe, ma ribellarsi è stato un riscatto»
Se lo sa mio figlio si arrabbia: mi ha fatto promettere che il documentario era l’ultima volta in cui avrei parlato di Forteto». Sorride Gino Calamai, sapendo di infrangere un fioretto, quando commenta la docu-serie di Sky: «Ma mi va di dire che rivedermi in tv mi ha fatto bene: è come se finalmente avessi fissato la verità una volta per tutte. Il dolore non passa, ma sono più sereno». Gino, oggi pensionato, è tra i primi ad aver denunciato il sistema Forteto: «Nel documentario sono riuscito a far passare quello che mi premeva: noi soci fondatori non siamo vittime come i ragazzi in affido, abbiamo le nostre colpe. Ma la scelta di ribellarsi e di denunciare è uno spartiacque. Che riscatta chi ha deciso di stare dalla parte giusta, dalla parte della verità».