Sorpresa Biosfera
Un inno alla diversità. Di storia, ambiente e vicende umane. La cosiddetta Riserva della Biosfera, entrata a pieno titolo nel Patrimonio Unesco dal 9 giugno, occupa una zona che va dai 63 metri del Lago di Garda ai 3.173 della cima Tosa, la punta più elevata delle Dolomiti del Brenta, Alpi Ledrensi e Judicaria comprese. Un ecomuseo che si snoda in meno di 30 chilometri in linea d’aria e che attraversa più fasce climatiche, specie animali e vegetali: dall’area mediterranea al 46° parallelo, limite per la coltivazione dell’olivo permanente, ai ghiacciai. Un luogo di passaggi, scambi e fatiche per intere popolazioni. Ora, ad accogliere i visitatori, ci sono chilometri di piste ciclabili, ottimo cibo, cultura (vale una visita il Museo degli usi e costumi della gente trentina di San Michele all’Adige, museosanmichele.it). Un paesaggio dinamico e autentico, in equilibrio tra uomo e ambiente che, mentre innova, promuove e valorizza l’identità. Quella stessa che ha portato Moira Donati a lasciare un contratto determinato per diventare imprenditrice agricola. “L’ufficio mi stava stretto, così ho deciso di mollare tutto e cambiare vita”, racconta. Ora è titolare dell’azienda Agrilife che, tra le varie cose, produce una linea cosmetica a base di latte d’asina ed erbe officinali. Ma questo è anche un percorso dell’anima, che ha portato Marina Clerici Rasini a scegliere di vivere a Castel Campo (Fiavè), nel maniero che la famiglia aveva acquistato nel 1920. Fino a renderlo il prezioso microcosmo che è oggi. Si coltivano orzo, farro e frumento, e si ospitano concerti e seminari di teatroterapia (castelcampo.com).