BREMA, LA LIBERA
Nella Germania settentrionale, una città antica, fiera del suo passato ma capace di aprirsi verso il futuro. Con bellezze parte del Patrimonio Unesco, vecchi quartieri, il fiume che la collega al mare e industrie modernissime, Brema invita al viaggio
Le antiche case del quartiere Schnoor, gli edifici in mattoni rossi della Böttcherstrasse, la statua dei musicanti della favola dei fratelli Grimm, il municipio e la statua di Orlando, parte del Patrimonio Unesco. Ma anche un modernissimo museo della scienza e la Stazione Spaziale Internazionale. Brema, libera città anseatica, è legata al mare dal fiume Weser con un porto fluviale che è stato per secoli il suo centro vitale. Oggi attira il visitatore con i suoi 1200 anni di storia, a cui si sono aggiunti innesti modernissimi, che creano contrasti interessanti. Passeggiando nel suo centro storico, mirabilmente ricostruito dopo la distruzione della guerra, si ammira la facciata del municipio in stile rinascimentale con la statua di Rolando, simbolo della libertà della città, e la statua in bronzo formata dall’asino, il cane, il gatto e il gallo, i musicanti protagonisti della nota favola dei Grimm. Altrettanto scenografica è la Böttcherstraße, la strada dei bottai, quartiere dalle tipiche costruzioni in mattoni rossi che risale al 1920 e in cui si sosta volentieri tra negozi e ristoranti. Il più antico angolo di Brema è lo Schnoor, labirinto di case del XV e XVI secolo, strette le une alle altre e affacciate su pittoresche strade in pietra. Da non perdere anche la Schlachte, la passeggiata lungo il fiume Weser, su cui si affacciano birrerie all’aperto, terrazze e giardini. Per coglierne l’aspetto più moderno della città si va invece alla Stazione Spaziale Internazionale, dove si scopre come vivono gli astronauti nello spazio, o all’Universum Bremen, l’innovativo museo scientifico in un edificio d’acciaio dall’architettura futuristica, dove si entra in contatto con il mondo della scienza attraverso i cinque sensi.