GQ (Italy)

Miami su misura

Città dedita all’arte contempora­nea tutto l’anno − persino tra le mura del suo stadio − raggiunge lo zenith durante Art Basel. Ecco come sentirsi parte del gioco, a patto di organizzar­si e prenotare per tempo

- Testo di CRISTINA D ’ ANTONIO

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Se c’è una città devota all’arte contempora­nea, tutto l’anno, questa è Miami. E Art Basel è il suo evento più importante, oltre che il maggiore art show in America: 250 gallerie internazio­nali e 70 mila tra artisti, addetti ai lavori e appassiona­ti convergono al Miami Beach Convention Center ( il 5 e 6 dicembre su invito, dal 6 al 9 per il pubblico). Molti gli appuntamen­ti collateral­i, dai film alle performanc­e, nelle zone limitrofe: c’è una sezione cinema a Soundscape Park, le installazi­oni a cielo aperto sono a Collins Park. Per i party ci vuole la carta Vip, ma a quelli del PAMM si entra con la tessera sostenitor­e (55 $ l’anno). artbasel.com/miami-beach

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Aud i tor i um inclinato e sistema visivo 8K: il planetario del nuovo Frost Museum of Science è uno dei più potenti del pianeta. Il primo e il terzo venerdì del mese la musica − dai Pink Floyd ai Daft Punk − viene “proiettata” con i laser sulla cupola alta 20 metri: uno show grandioso. frostscien­ce.org

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Dici Miami e pensi football: dicembre è il mese giusto per vedere i Miami Dolphins contro i Buffalo Bills (il 2) e i New England Patriots (il 9). Ma non solo. L’hard Rock Stadium è speciale perché ospita un gigantesco progetto di arte urbana, Art Unexpected: 19 murales e 17 opere volute con Goldman Properties, la compagnia dei Wynwood Walls. Per un giro ragionato dei muri di Wynwood ci sono Ryan e Pedro ( Miamisbest­graffitigu­ide.com), street artist che fanno tour in tandem o in quad. hardrockst­adium.com

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Quando i pop up bar non erano di moda, Gabe Orta ed Elad Zvi ne hanno aperto uno nel cortile del Freehand Hotel, ostello chic a Miami Beach. Erbe appena colte, liquori ricercati, bitter fatti in casa: The Broken Shaker ha vinto più premi ( World’s 50 best bars), preso Los Angeles e Chicago e farà tris a New York. freehandho­tels.com/miami/broken-shaker

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Runner e skater, sfaccendat­i e bella gente: fanno la spola lungo la passerella che va dalla 5th alla 46th Street, parallela al litorale di Miami Beach. Su un lato, i condomini dei super ricchi (Aby Rosen, immobiliar­ista e collezioni­sta, progetta edifici pensati per i suoi simili); dall’altro, la brezza dell’oceano. A sud c’è Lummus Park: parte del Deco District, già in molte scene della serie tv Miami Vice, è il posto per allenarsi a cielo aperto (sopra, il Model Volleyball Tournament) o fare un picnic con il granchio di Joe’s Take away ( 11 Washington Ave). miamiandbe­aches.it

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Sarà come viaggiare nel tempo: Christo and Jeanne-claude: Surrounded Islands ( dal 5/10/18 al 17/2/19) è la mostra che il Pérez Art Museum Miami dedica all’installazi­one nella Biscayne Bay: sono infatti passati 35 anni dall’impacchett­amento di 11 isole nel polipropil­ene rosa. Oggi la baia è lo sfondo del Thursday Happy Hour del museo, con dj e drink (da 6 $), e merita un giro con gli Zodiac RIB di Ocean Force Adventures, con fermata sul Miami River per osservare i grattaciel­i di Downtown da un’angolazion­e inedita. pamm.org, oceanforce­adventures.com

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Ben oltre il riso e fagioli dell’isola madre, Cuba rivive le proprie fantasie culinarie in un libro appena pubblicato da Phaidon − Cuba: The Cookbook − in cui Imogene Tondre guida il lettore tra salsa di arachidi verdi e flan di yucca, ma anche nei ristoranti di Miami. Quella che segue è una storia di famiglia: i nonni di Eileen Andrade hanno aperto il locale Islas Canarias negli Anni 70, e le loro croquetas sono note in tutta la città; Eileen ha studiato la cucina peruviana e ama quella coreana, dettagli fusion che rendono particolar­e il menu del suo Finka Table & Tap e del suo nuovo diner, Amelia’s 1931. finkaresta­urant.com, amelias193­1.com

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Alan Faena, imprendito­re e mecenate tra Usa e Argentina, non si ferma. Il quartiere che porta il suo cognome, il Faena District, dove l’hôtellerie di lusso si incrocia con l’entertainm­ent e l’arte open air ( Gone but not Forgotten, il mammut in oro di Damien Hirst, è in giardino), aggiunge un pezzo al suo regno lungo la Collins Avenue: il Faena Bazaar. Parte di un progetto più ampio, a cura di Rem Koolhaas, aprirà a fine autunno. Il focus? Moda, design, talenti emergenti. faenaart.org, Faena.com/aleph

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