Il Fatto Quotidiano

Riecco Porcellum e nominati Mannelli

LEGGE ELETTORALE­Il Pd ricicla il “Rosatellum” anti-M5S, la Lega pronta a votarlo 2 eletti su 3 scelti dai capipartit­o su liste bloccate. In barba alla Consulta

- » WANDA MARRA

■La norma prevede collegi uninominal­i (35%) e un proporzion­ale senza preferenze (per il restante 65%). Già partiti i ricorsi nei tribunali per chiedere un nuovo intervento della Consulta

Partono

i ricorsi 2.0: ovvero quelli contro l’ipotesi di andare alle elezioni con due sistemi elettorali diversi, il Consultell­um al Senato e l’Italicum modificato alla Camera. “Se ci si vuole muovere nell’alveo della Costituzio­ne è impossibil­e tornare alle urne con le sentenze della Corte costituzio­nale, intervenen­do con un decreto legge per armonizzar­li”, spiega l’avvocato Felice Besostri, coordinato­re degli Avvocati Antitaliku­m.

I LEGALI CHIEDONO dunque ora ai giudici di mezza Italia di tornare alla Consulta per tre questioni: le soglie d’accesso del Senato più alte che a Montecitor­io), il premio di maggioranz­a e le preferenze (singole a Palazzo Madama e doppie di genere alla Camera). Lunedì è arrivato in aula il primo della nuova tornata: a L’Aquila. I prossimi sono a Lecce, domani, e il 29 settembre a Messina e Venezia.

Chissà se la “minaccia” giudiziari­a spingerà i partiti all’accordo. Domani il Pd presenterà in Commission­e Affari costituzio­nali un testo base, che riprende il cosiddetto “Rosatellum”, ma ne aumenta la quota proporzion­ale al 65%, senza preferenze; il restante 35% viene eletto in collegi uninominal­i (231 alla Camera, compreso il Trentino Alto Adige); scheda elettorale unica e niente voto disgiunto.

Restano i listini bloccati, seppur in circoscriz­ioni piccole, dunque almeno due terzi di nominati. E resta pure la possibilit­à delle co- siddette “alleanze variabili” per vincere i collegi uninominal­i. L’impression­e è che si tratti di un altro tentativo nato morto. I 5Stelle temono sia un sistema pensato per escluderli, Forza Italia sta consideran­do pro e contro e non si fida poi molto (anche perché il sistema dei collegi la penalizza al nord in favore della Lega) e gli stessi renziani pensano che alla fine questo sistema non convenga al Pd. O meglio: potrebbe avere un senso per il Pd ove Pisapia decidesse di allearsi con loro. Ipotesi ancora tutta da verificare. L’obiettivo è sempre quello di far ricadere sugli altri la colpa della mancata approvazio­ne di una legge.

Senza speranze... Domani ci sarà il nuovo testo base: sale al 65% la quota proporzion­ale (cioè i nominati)

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Ansa Franchi tiratori Legge elettorale alla Camera

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