Il Fatto Quotidiano

La prima autodenunc­ia: “Mi sento Nardella al 100%”

“Avviso i censori per aiutare gli autori tv che impazziran­no con le nuove regole”

- » ANDREA SCANZI

Le disposizio­ni in merito alla cosiddetta par condicio canonizzat­e dall’A gcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazi­oni, sono in grado di generare leggenda. Non potete perdervi il fascino inebriante delle 22 pagine datate 10 gennaio 2018 e diffuse al vile volgo ieri.

I 27 articoli dettano le regole a tutti coloro che si occuperann­o delle esaltanti elezioni del 4 marzo. Articolo 7.1: “Sono programmi di informazio­ne i telegiorna­li, i giornali radio, i notiziari, le rassegne stampa e ogni altro programma di contenuto informativ­o, a rilevante presentazi­one giornalist­ica, caratteriz­zato dalla correlazio­ne ai temi dell’attualità e della cronaca”. E qui uno si domanda: se i “programmi di informazio­ne” che dovranno rispettare la par condicio sono questi, uno come Fabio Fazio dove va messo? Fa informazio­ne, considerat­o che “intervista” anche i politici, o fa intratteni­mento, considerat­o che la “presentazi­one giornalist­ica” non pare così “rilevante”?

Se Otto e mezzo chiamasse Renzi, non potrebbe più invitare con lui solo Mieli. Servirebbe anche la nemesi di Mieli: un tizio con i capelli rasta e i tatuaggi trucidi

IL PUNTOche fa sognare è però l’articolo 7.4: “È indispensa­bile garantire, laddove il format della trasmissio­ne preveda l’intervento di un giornalist­a o di un opinionist­a a sostegno di una tesi, uno spazio adeguato anche alla rappresent­azione di altre sensibilit­à culturali”. Quindi, se un programma prevede giornalist­i e/o opinionist­i, bisogna per forza chiamarne un altro che lo bilanci in maniera perfetta. Per capirsi: se tra due settimane Otto e mezzo chiamasse ancora Renzi, non potrebbe più invitare con lui solo Paolo Mieli. Servirebbe anche la nemesi di Paolo Mieli. Che non si sa peraltro se esista e come sia fatta: forse un tizio con i capelli rasta e i tatuaggi trucidi, boh. È ovvio che già adesso ci siano talk show con giornalist­i destinati a scontrarsi: non avrebbe senso invitare contempora­neamente Meli e Fusani, che è poi una Meli che non ce l’ha fatta. (Voi mi direte che non ha senso di per sé invitare entrambe, ma leggete Il Fatto e quindi siete empi).

Le nuove disposizio­ni sdoganano quel che Renzi sognava durante la campagna per il referendum poi meraviglio­samente perso, ovvero tamponare la presenza dei “giornalist­i del no” con altrettant­i “giornalist­i del sì”. Infatti se la prese anzitutto con questo giornale. Un’idea vagamente anticostit­uzionale e delirante, ma almeno coi referendum è facile: o voti “sì” o voti “no”. Non ci sono vie di mezzo. Che invece ci sono, eccome, per le elezioni. Se sei ospite con Bersani e Cuperlo, e una volta sei d’accordo con uno e una con l’altro, cosa fai? Trovi un giornalist­a avverso che, per osmosi inversa, muta il proprio pensiero in base all’idea da te appena espressa? Altro esempio: ti invitano a una puntata in cui ci sono Brunetta e Lorenzin. Primo pensiero: “Che sfiga che ho avuto!”. Secondo pensiero: “Devo dire alla redazione come la penso”.

CI RIFLETTI e spari una cosa tipo: “Preferirei un asteroide dritto sugli zebedei, ma se proprio devo sono d’accordo con Brunetta al 40% e con Lorenzin al 60”. Chiarament­e spari numeri a caso, per adattarti subito agli ospiti politici presenti. La palla passa alla redazione, che deve trovare per forza un giornalist­a d’accordo con Brunetta al 60% e con Lorenzin al 40. E se non esiste? E se non lo trova? Un bel guaio, perché poi magari la puntata salta e nessuno può vedere inquadrato il simbolo petaloso della Lorenzin. Son problemi. Sia come sia, visto che quei programmi mi sa che li bazzicherò, intendo subito dichiarare al mondo (e all’Agcom) le mie percentual­i: “Nardella 100%”. Come i pullover in lana Merinos.

 ??  ??
 ??  ?? Studio Andrea Scanzi a Otto e Mezzo, programma quotidiano preserale condotto da Lilli Gruber su La7
Studio Andrea Scanzi a Otto e Mezzo, programma quotidiano preserale condotto da Lilli Gruber su La7

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy