Sant’Agata di Militello.
quindi in superficie) per ridurre il rollio dei pontili e, durante le manovre di ormeggio, è facile risucchiarle con l’elica ! Per il resto tutto Ok. Solito elenco in ordine casuale di cose da non perdere: - Una cena al King of the Fish, direttamente in pescheria, sulla spiaggia del porto di Levante (chiedete di GianLuca). Se lo trovate fatevi dare un tavolo sulla terrazza… - Salita all’alba (o, per i pigri, al tramonto) al Gran Cratere, giro in senso orario ad anello del cratere, foto ai fiori di zolfo (non toccateli sono bollenti) e discesa di corsa, direttamente dalla cima nord, sui ghiaioni sino in paese e poi colazione con granita e brioches (in tutto meno di tre ore) - Una notte in rada nella baia di ponente (5/6 mt di fondale sabbioso) con uno splendido tramonto sui faraglioni di Lipari ed una cenetta, tutto pesce, al baracchino della spiaggia nera (quello con la palma trasformata in doccia) - Giro turistico dell’isola con una Mehari (l’isola ne è piena, sono finite tutte qua e a Lipari) con la E-bike o con lo scooter, foto panoramica da Capo Grillo e bagno al faro di Gelso-Porto con spuntino da Pina (imperdiiibbbile!). - Un’ “infangata” nelle pozze di fango caldo a Vulcanello - Obbligare le nostre consorti a fare un bagno alle piscine di Venere, dove, si dice, che le donne ritrovino la loro verginità…bah, e un giro nella grotta del cavallo, sul lato NW dell’isola - Prendere il sole sulla spiaggia dell’Asino sud) fuori stagione - La discesa in auto, scooter o E-bike lungo i panoramici tornanti che da Gelso scendono al mare. E con queste raccomandazioni vi mando l’ultima cartolina dalle Eolie, adesso iniziamo il viaggio di ritorno verso Trapani, lungo la costa settentrionale. (costa
Nota di merito per Giuseppe Dominici, ottimo velista e persona squisita. Gestisce il “Porticciolo Sant’Agata” (giuseppe@porticciolosantagata.it, tel 0941336392 - 335233791), una snella struttura che può ospitare anche imbarcazioni di grandi dimensioni. I prezzi sono ottimi e la cortesia di Beppe l’ho notata quando al mattino alle 7 mi sono trovato sulla passerella della barca, un filone di pane caldo appena sfornato. La particolarità di questo Marina, con fondali attorno ai 6/6.50 mt. é che gli ormeggi sono particolarmente curati. Avviso ai naviganti: entrando in porto state lontani dal molo e lasciate categoricamente a dx le due boe nere che delimitano i bassi fondali vicino al molo (attenzione di notte non sono illuminate). Il porto è molto ampio, ed è possibile dare fondo in rada, davanti al paese, peraltro molto carino, che dista circa 1 km. La zona circostante è un susseguirsi di spiagge molto belle e solitarie. Non perdetevi una veleggiata ed una visita a Capodorlando, 8 mg. a NE.È un ottimo punto di partenza per le Eolie che distano, una per l’altra, (da Alicudi a Vulcano) mediamente 27 mg. La zona, a dir il vero, non particolarmente ventosa, è invece ricca di pesce e, alle spalle del paese si innalza la catena dei Nebrodi (da non perdere il prosciutto crudo locale), da qualche anno Parco Naturale, che si affacciano direttamente sul Tirreno lungo la costa sino a Messina. Un buon motivo per ormeggiare al porticciolo Sant’Agata e farsi due passi sui monti e, se noleggiate uno scooter, a Pollina, splendido paesino arroccato in cima ad un cucuzzolo a picco sul mare con uno spettacolare tramonto sulle Eolie.
Non so se Cefalù prenda il nome dal suddetto Barone o dal Greco Kefaloidion (testa/capo) o dal Fenicio Kephas (roccia/pietra) ma è certo che la prima cosa che vedi dal mare, da est, nord od ovest, è il grosso promontorio roccioso