Massima precisione, zero manutenzione
Gli anemometri a ultrasuoni sono il futuro: come funzionano e cosa si trova sul mercato
Sapete che i nuovi anemometri a ultrasuoni stanno rivoluzionando il mercato? A differenza di molti segnavento tradizionali, gli anemometri a ultrasuoni non hanno errori di misura a bassi e alti regimi, non soffrono l’effetto giroscopio. Stiamo parlando di precisioni dell’ordine di 0,25 nodi, dalla bava di vento fino agli 80 nodi. L’elettronica fa la media di una decina di valori al secondo, riportando valori affidabili anche sotto raffica. I dati sono poi trasmessi via filo o wireless in plancia. Alcuni modelli misurano anche la temperatura, umidità e pressione, diventando a tutti gli effetti delle stazioni meteo complete. La manutenzione? Vicina allo zero: nessuna parte meccanica in movimento a rischio rottura o inceppamento, non ghiacciano d’inverno, non vengono danneggiati dai volatili, sono stagni.
Consumano pochissimo: alcuni modelli sono autonomi, senza fili e integrano un loro pannello solare, quindi nessun cavo da passare nell’albero. Ma come funzionano gli anemometri a ultrasuoni? Con un microfono e un altoparlante, in asse, a distanza nota, si misura la velocità del suono nell’aria (668,3 nodi a 20°).
Se, rispetto all’asse strumento, a muoversi è l’aria stessa (vento), la differenza di velocità misurata sarà la misura del vento apparente.
Al posto di microfono e altoparlante si usano due “trasduttori” piezoelettrici che operano le due funzioni alternativamente, oppure un si usano meno trasduttori e una superficie a cupola di rimbalzo. La precisione di molti strumenti è di un grado. Qui sotto vi mostriamo cosa si trova sul mercato.