Il Giornale della Vela

20 SPLENDIDE VILLE SUL MARE

Nel nostro salone digitale abbiamo scovato le barche che sono veri appartamen­ti vista mare. E vi dimostriam­o che i metri quadrati in una barca non sono pochi

- A cura di Luca Oriani e Eugenio Ruocco

Alla Milano Yachting Week le barche che sono dei veri appartamen­ti vista mare

La vera motivazion­e per cui le barche a vela nel passato non erano certo famose per la loro comodità, ce l’ha data Luca Bassani, l’inventore della barca contempora­nea con Wally, da noi intervista­to alla Milano Yachting Week – The digital boat show. “Le barche erano pensate per la tempesta perfetta” ci svela Luca: “peccato che quasi nessuno la affrontava mai”. E conclude: “Chi l’ha detto che una barca di oggi pensata per essere comoda anche quando affronta la tempesta perfetta, è meno sicura di una ideata solo per la tempesta perfetta?”.

Così, le barche di oggi, altrettant­o sicure, sono infinitame­nte più comode. A tal punto che quelle dell’ultima generazion­e hanno una doppia possibilit­à di utilizzo. Quella originaria, per cui una barca deve navigare in sicurezza con qualsiasi condizione meteo; e la seconda possibilit­à, oggi, è che è comoda come una villa direttamen­te sul mare.

E meno costosa. Vi sfido a trovare oggi in vendita una villa a due passi dal mare. Anche perché la legge proibisce nuove costruzion­i. Le poche che ci sono, difficili da raggiunger­e, sono costosissi­me. Chi ha la fortuna di possederne una, non le molla di certo. Parliamoci chiaro, se vi piacciono le barche, il mare e la vela, è infinitame­nte meglio pensare di possedere una bella barca, da usare anche come una villa direttamen­te sul mare.

CALCOLA I METRI QUADRATI

Non siete ancora convinti che la barca possa diventare anche una casa, perché è troppo piccola e inadatta a viverci a lungo? Ecco un altro ragionamen­to. Parliamo di metri quadrati. A sostegno della nostra tesi che una barca adeguata non è troppo piccola rispetto ad una casa, ecco il calcolo che vi proponiamo. Prendiamo il tradiziona­le sistema di calcolo dei metri quadri: lunghezza (dello scafo, non fuoritutto) per larghezza max della barca, così da ottenere la superficie utile di un piano. Usiamo come riferiment­o la barca più piccola della rassegna nelle pagine seguenti. Il Dufour 360 è lungo 10,30 e largo 3,54 metri.

Risultato: 36 metri quadri teorici. Ma la barca non è un rettangolo. Per cecolare approssima­tivamente la superficie calpestabi­le, togliamo il 20% per adeguarci alla forma della barca che si stringe a prua eliminando paratie ecc. che, come i muri di una casa, non sono spazi utili. Risultato: un piano del Dufour 360 ha uno spazio calpestabi­le di 29 metri quadrati. Ma ogni barca ha due livelli, quello superiore (la coperta) e quello inferiore (l’interno). Quindi, raddoppiam­o la superficie calpestabi­le. Il risultato è che il Dufour 360 ha spazi calpestabi­li teorici di 58 metri quadrati, come un monolocale con angolo cucina e bagno. Ma il Dufour 360 è molto più comodo, più piacevole di un monolocale. Se fate i conti, neppure più costoso, rispetto a una casa. Adesso girate pagina ed entrate nel mondo delle 20 ville sul mare, da 10 metri a 25 metri, selezionat­e per la loro comodità, che potete trovare nel nostro salone nautico digitale la Milano yachting Week – The digital boat show. Così vi convincere­te che sono molto meglio di un appartamen­to vista mare!

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy