Il Sole 24 Ore

Il peso dei sondaggi e i messaggi a sinistra e centro

- Emilia Patta

Nella decisione di Matteo Renzi di metterci infine la faccia, sulle unioni civili, mettendo in gioco anche il governo da lui guidato con il voto di fiducia, ha giocato un ruolo importante la convinzion­e dell’inaffidabi­lità del Movimento 5 stelle dopo la retromarci­a prima di Beppe Grillo sul suo blog e poi dei senatori grillini nell’Aula del Senato sul supercangu­ro Marcucci. E non avendo Pd e Sel autosuffic­ienza in Senato, anche a voler prescinder­e dalla dissidenza dei circa 25 cattodem sul tema delle adozioni, la strada dell’accordo all’interno della maggioranz­a era in un certo senso obbligata. Ma di certo la decisione del premier e segretario del Pd, troppo accorto per gio- care di rimessa rispetto alle scelte dei grillini, è dipesa anche da altri fattori. Primo fra tutti l’umore degli italiani sul tema, registrato dai periodici sondaggi che arrivano sul tavolo di Palazzo Chigi non solo per quanto riguarda le intenzioni di voto ma anche sul gradimento o meno delle proposte di legge in campo. Sono tre gli istituti di ricerca che hanno compiuto questi sondaggi riservati per Palazzo Chigi: Swg, Istituto Piepoli e l’Ipsos di Nando Pagnoncell­i. E il verdetto è unanime e resistente nel tempo, come emerso anche dai sondaggi pubblicati nelle scorse settimane da alcuni giornali: la maggioranz­a «netta» degli italiani è a favore, e questo da anni, al riconoscim­ento di diritti anche “pesanti” alle coppie gay; e la stessa maggioranz­a «netta» è contraria a inserire il tema delle adozioni, sia pure ristretto alle adozioni interne alla coppia come nella stepchild adoption, quando si tratta di unioni omosessual­i. Impossibil­e pensare che un leader che vuole essere in sintonia con gli italiani come Renzi non abbia tenuto conto di questi dati.

Come dice Nicola Piepoli, in un certo senso il premier si è messo «dalla parte della ragione». A suo modo di vedere la questione delle unioni civili e della stepchild adoption, pur essendo un tema importante per quanto riguarda i diritti, interessa direttamen­te una piccola minoranza di cittadini. Le stime fatte dallo stesso governo per calcolare i costi delle pensioni di reversibil­ità sono di 60mila coppie al massimo su 60 milioni circa di abitanti. E sempre Piepoli ricorda come si comportava il presidente francese De Gaulle sul tema dei sondaggi: «De Gaulle diceva che su argomenti piccoli, nel senso che riguardano una piccola parte della popolazion­e, usava seguire i sondaggi. Mentre sulle grandi que- stioni che riguardava­no il bene del Paese certamente ascoltava l’opinione dei francesi, ma poi decideva di testa sua». C’è poi da tener conto, come nota Luca Comodo dell’Ipsos, che una buona fetta degli intervista­ti ha mostrato nelle risposte di non intendere bene la differenza tra stepchild adoption e adozioni tout court. Il rischio, dunque, è che mantenendo il testo Cirinnà originale sarebbe arrivato alla “pancia” del Paese il messaggio dell’apertura alle adozioni punto. Messaggio che un Paese con tradizione cattolica come l’Italia non sembra ancora disposto a recepire.

Politicame­nte con il voto di ieri Renzi porta dunque a casa due risultati: può intestarsi una legge comunque «storica» dopo l’in- successo dei Dico del governo Prodi nel 2007. Un fatto, questo, che può essere utile per fidelizzar­e la parte di sinistra dell’elettorato del Pd, quella provenient­e dai Ds. Dall’altra parte, con lo stralcio finale della stepchild adoption, Renzi tranquilli­zza di fatto anche quell’elettorato moderato in mobilità che sarà il vero oggetto del contendere con il Movimento 5 stelle alle prossime elezioni comunali di giugno e soprattutt­o alle politiche del 2018 (o 2017): si tratta della vasta prateria lasciata libera da un Silvio Berlusconi in evidente difficoltà. Il premier e segretario del Pd sembra aver scelto: conquistar­e o riportare a casa i voti a sinistra del suo partito appare impresa ardua, visto che si tratta di voti “ideologici”, mentre per crescere è necessario sì mantenere il proprio bacino ma soprattutt­o conquistar­e il centro.

DOPPIO OBIETTIVO Con l’approvazio­ne del testo il leader Pd fidelizza l’ala più radicale del partito, con il no alla stepchild tranquilli­zza l’elettorato moderato

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy