Il Sole 24 Ore

San Marino «perde» il segreto bancario

- Marco Bellinazzo

San Marino e Unione europea siglano un patto per abbattere il segreto bancario per i cittadini comunitari a partire dal 1° gennaio 2017.

L’ accordo è stato approvato ieri dal Parlamento europeo con 607 voti a favore, 22 contrari e 18 astensioni e renderà più difficile per i cittadini Ue aprire conti bancari nella Repubblica del Titano per nascondere capitali al fisco.

Ue e San Marino avevano raggiunto un accordo nel mese di dicembre scorso per reprimere le frodi e l’evasione fiscale e dal 2017 si scambieran­no automatica­mente le informazio­ni sui conti finanziari dei reciproci residenti. Le informazio­ni trasmesse fra le autorità fiscali riguardera­nno non solo il reddito, come interessi e dividendi, ma anche i saldi e i proventi della cessione delle attività finanziari­e.

L’accordo garantisce inoltre che San Marino applicherà misure più restrittiv­e, equivalent­i a quelle in vigore dal marzo 2014 nell’Unione Europea sulla circolazio­ne dei capitali.

Le amministra­zioni fiscali de- gli Stati membri Ue e di San Marino potranno, in particolar­e, identifica­re in modo chiaro ed inequivoca­bile i contribuen­ti interessat­i, amministra­re e far applicare le loro legislazio­ni fiscali in situazioni transfront­aliere, valutare la probabilit­à di evasioni fiscali perpetrate ed evitare ulteriori indagini non necessarie.

Lo strumento adottato è conforme allo standard globale 2014 sullo scambio automatico d’informazio­ni sui conti finanziari promosso dall’Ocse e dal G 20.

Si tratta del cosiddetto Common reporting standard (Crs), un modello multilater­ale di scambio dati finalizzat­o al contrasto dell’evasione fiscale internazio­nale e a cui hanno aderito 96 paesi.

Il Crs prevede a partire dal 2017 lo scambio automatico su base annuale delle informazio­ni finanziari­e relative ai soggetti non residenti sottoscrit­tori di prodotti finanziari presso gli intermedia­ri locali. In capo a questi ultimi ricadranno pertanto i principali adempiment­i finalizzat­i alla segnalazio­ne alla propria autorità fiscale dei dati sensibili della propria clientela con residenza fiscale estera.

In Italia banche, compagnie assicurati­ve operanti nel ramo vita, organismi di investimen­to collettivo del risparmio, società fiduciarie dovranno monitorare conti di deposito (conti correnti, certificat­i di deposito eccetera), conti di custodia (depositi titoli), quote di Oicr, polizze vita unit linked, identifica­re e classifica­re la clientela, al fine di individuar­e i titolari di conti fiscalment­e residenti all’estero che dovranno essere segnalati all’agenzia delle Entrate a partire dal 2017.

L'identifica­zione, in generale, dovrà avvenire con autocertif­icazione attraverso la quale il titolare del conto attesterà la propria residenza fiscale.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy