I tagli fiscali di Trump
La forte riduzione della pressione fiscale decisa da Trump ha l'obiettivo di rilanciare la crescita e l'occupazione , ma minori imposte sul reddito delle aziende non comportano necessariamente maggiori investimenti privati , perchè : le multinazionali possono aumentare i flussi dei loro profitti verso i paradisi fiscali , le aziende nazionali prospere possono indirizzare i maggiori profitti verso maggiori dividendi per gli azionisti e quelle meno prospere debbono pensare a ridurre l'indebitamento . E le minori imposte sui redditi individuali non comportano necessariamente maggiori consumi , perchè : i poverissimi le imposte non le pagano , i poveri possono destinare le maggiori disponibilità a ridurre il loro indebitamento e i ricchi non hanno bisogno di consumare più di quanto già consumino . Inoltre la riduzione delle entrate fiscali comporterà la riduzione di molti servizi pubblici , sanitari per esempio , che verranno privatizzati e non potranno pagarseli i più poveri . Il notevole piano di investimenti pubblici previsto , strade , ponti e altro , potrà avere un buon effetto nel breve termine ma se gli investimenti non saranno ad alta redditività peggioreranno il deficit pubblico nel medio-lungo termine . In conclusione ci sono alcune condizioni che potrebbero far raggiungere gli obiettivi di crescita sperati ma anche molte circostanze che potrebbero peggiorare la situazione economica e occupazionale nei prossimi anni se il programma di Trump verrà realizzato senza tener conto del possibile aumento delle disuguaglianze sociali.
Ascanio De Sanctis
Roma