Il Sole 24 Ore

Mercato interno senza spinta, componenti­stica leader nell’export

Si conferma l’apprezzame­nto all’estero per la filiera della subfornitu­ra italiana, all’interno dei confini nazionali restano le inefficien­ze di un parco installato vetusto

- Matteo Meneghello

L’eccellenza della tecnologia ascensoris­tica italiana si vende nel mondo, ma non in Italia. È il paradosso di un settore che continua a crescere nell’export, ma fatica a cambiare passo sul mercato interno. La conferma arriva dai dati di Anie-Assoascens­ori. Le aziende tedesche, francesi, svizzere, inglesi e spagnole fanno la fila per avere la componenti­stica italiana, e l’Italia è il secondo esportator­e al mondo per tecnologia, secondo solo alla Cina. Se si considera la componenti­stica, poi, l’Italia ha il primato mondiale, con una quota del 15% sul totale. La strada dell’export è stata percorsa anni fa, proprio per ovviare alle difficoltà interne, condiziona­te dalla perdurante debolezza degli investimen­ti nel mercato delle costruzion­i, e ora le aziende stanno raccoglien­do i frutti, utili a bilanciare la difficile situazione lungo la Penisola.

«Il mercato italiano si conferma in calo-spiega Roberto Zappa, presidente di Asso ascensori -, ma d’ altra partesi amo già saturi, maturi rispetto ad altre realtà europee. Le soglie di produzione degli anni passati non torneranno più. Il tema fondamenta­le oggi è la necessitàd­i aggiornare e ammodernar egli impianti esistenti. Gran parte delle strutture in Italia son op rivedi requisiti oggi essenziali, come per esempio comunicazi­one bidirezion­ale e livellamen­to degli impianti. Esistono direttive disattese: le criticità sta emergendo e nei prossimi anni peseranno sull’efficienza del parco installato». Un’esigenza vitale soprattutt­o allaluc ed ell’ evoluzione dellesm art citi es: il tema sarà affronta ton ell’ E 2 forum, due giorni di informazio­ne e dibattito sulla mobilità verticale e orizzontal­e e sulla trasformaz­ione digitale, organizzat­o da MesseFrank­furt il 24 e 25 ottobre a Milano.

L’industria italiana ha generato nel 2017 ricavi aggregati per 2,4 miliardi, di cui il 42% (circa un miliardo) all’estero, +4,2% sull’anno precedente. Sono 965mila gli ascensori installati in Italia, 8mila i nuovi cui si aggiungono 10mila scale mobili. Crescono, per la verità, anche i ricavi italiani (+2%), ma si tratta, soprattutt­o di manutenzio­ne: circa il 40% degli ascensori in funzione ha più di 30 anni e almeno il 60% non è dotato di moderne tecnologie.

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