Professionisti e web, l’arte di farsi trovare
Informazioni facili da reperire e aggiornate per intercettare i clienti che cercano risposte e contatti su internet
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Su internet oramai si eseguono ricerche continue su qualunque argomento. Google è il primo motore con circa 5 miliardi di ricerche al giorno, per il 63,4% digitate da un dispositivo mobile. Si cercano informazioni per confrontare offerte sulla base di prezzo, recensioni e prossimità territoriale, prima dell’acquisto di beni o servizi. Si cercano anche notizie e approfondimenti per saziare la propria curiosità o risolvere un problema.
Alcune di queste ricerche potrebbero trovare risposte nei contenuti che un professionista può rendere disponibili su internet. L’interesse generato dalle cose scritte potrebbe trasformare l’utente in cliente almeno in alcuni casi.
Due tipi di domande
Le persone interessanti per un professionista appartengono a due categorie: nella prima stanno quelli che digitano il nome del professionista o il tipo di professionista di cui hanno bisogno e vogliono trovare maggiori informazioni sull’esperienza, la reputazione, il luogo di lavoro, i recapiti, le tariffe e altro ancora (la “domanda consapevole”); nella seconda quelli che hanno bisogno di informarsi su un tema che sta loro a cuore e casualmente intercettano i professionisti in qualità di autori dei contenuti pubblicati sul web (la “domanda latente”).
La parola “domanda” è intesa nel senso opposto di “offerta” e l'incontro tra le due è quello che normalmente definiamo mercato. Il bene scambiato in questo mercato è il mandato professionale. Questo però, a differenza del normale prodotto, consiste in un rapporto di natura fiduciaria anche se sempre più spesso i servizi offerti dagli studi professionali sono considerati fungibili da parte dei clienti.
Non sono fungibili però le consulenze su questioni complesse e in questi casi la ricerca su internet ha il potere di fornire (o meno), conferme della reputazione, credibilità e competenza del professionista che viene “trovato” per vie secondarie, inseguendo, ad esempio, contenuti riferibili all’argomento oggetto della ricerca.
È quindi parecchio più facile fornire risposta adeguata alla “domanda consapevole”: è importante che le informazioni sul professionista siano facilmente reperibili negli snippet (anteprime) delle pagine e che non siano contraddittorie (ad esempio recapiti differenti), che consentano facilmente di entrare in contatto e che rassicurino dal punto di vista della competenza e affidabilità.
Se un utente cercasse ad esempio un avvocato divorzista nella propria città, sarebbe rassicurato dal trovare tra i primi risultati un sito istituzionale del legale, chiaro e semplice, con informazioni sull’attività, una foto sorridente accanto all’indirizzo e-mail e magari, oltre a questo risultato, anche un paio di articoli dello stesso avvocato pubblicati su un sito specializzato.
Se fosse una banca a cercare informazioni su uno specialista di cui ha avuto il nome da un advisor finanziario,