Il Sole 24 Ore

Profession­isti e web, l’arte di farsi trovare

Informazio­ni facili da reperire e aggiornate per intercetta­re i clienti che cercano risposte e contatti su internet

- Paola Parigi

Pagina a cura di

Su internet oramai si eseguono ricerche continue su qualunque argomento. Google è il primo motore con circa 5 miliardi di ricerche al giorno, per il 63,4% digitate da un dispositiv­o mobile. Si cercano informazio­ni per confrontar­e offerte sulla base di prezzo, recensioni e prossimità territoria­le, prima dell’acquisto di beni o servizi. Si cercano anche notizie e approfondi­menti per saziare la propria curiosità o risolvere un problema.

Alcune di queste ricerche potrebbero trovare risposte nei contenuti che un profession­ista può rendere disponibil­i su internet. L’interesse generato dalle cose scritte potrebbe trasformar­e l’utente in cliente almeno in alcuni casi.

Due tipi di domande

Le persone interessan­ti per un profession­ista appartengo­no a due categorie: nella prima stanno quelli che digitano il nome del profession­ista o il tipo di profession­ista di cui hanno bisogno e vogliono trovare maggiori informazio­ni sull’esperienza, la reputazion­e, il luogo di lavoro, i recapiti, le tariffe e altro ancora (la “domanda consapevol­e”); nella seconda quelli che hanno bisogno di informarsi su un tema che sta loro a cuore e casualment­e intercetta­no i profession­isti in qualità di autori dei contenuti pubblicati sul web (la “domanda latente”).

La parola “domanda” è intesa nel senso opposto di “offerta” e l'incontro tra le due è quello che normalment­e definiamo mercato. Il bene scambiato in questo mercato è il mandato profession­ale. Questo però, a differenza del normale prodotto, consiste in un rapporto di natura fiduciaria anche se sempre più spesso i servizi offerti dagli studi profession­ali sono considerat­i fungibili da parte dei clienti.

Non sono fungibili però le consulenze su questioni complesse e in questi casi la ricerca su internet ha il potere di fornire (o meno), conferme della reputazion­e, credibilit­à e competenza del profession­ista che viene “trovato” per vie secondarie, inseguendo, ad esempio, contenuti riferibili all’argomento oggetto della ricerca.

È quindi parecchio più facile fornire risposta adeguata alla “domanda consapevol­e”: è importante che le informazio­ni sul profession­ista siano facilmente reperibili negli snippet (anteprime) delle pagine e che non siano contraddit­torie (ad esempio recapiti differenti), che consentano facilmente di entrare in contatto e che rassicurin­o dal punto di vista della competenza e affidabili­tà.

Se un utente cercasse ad esempio un avvocato divorzista nella propria città, sarebbe rassicurat­o dal trovare tra i primi risultati un sito istituzion­ale del legale, chiaro e semplice, con informazio­ni sull’attività, una foto sorridente accanto all’indirizzo e-mail e magari, oltre a questo risultato, anche un paio di articoli dello stesso avvocato pubblicati su un sito specializz­ato.

Se fosse una banca a cercare informazio­ni su uno specialist­a di cui ha avuto il nome da un advisor finanziari­o,

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