Il Sole 24 Ore

Agevolati i canoni pagati nel periodo d’imposta 2020

L’obiettivo della legge è evitare comportame­nti opportunis­tici

- Alessandro Germani

Pubblichia­mo le risposte ad alcuni quesiti arrivati all’indirizzo www.ilsole24or­e.com/forumrilan­cio. Molte altre risposte fornite dagli esperti del Sole 24 Ore sono consultabi­li allo stesso indirizzo internet.

L’ammissione al fondo perduto

Una Srl svolgeva attività di commercio al dettaglio. L'attività è cessata in data 30 dicembre 2019 e da allora risulta inattiva in Camera di commercio. A breve sarà posta in liquidazio­ne e definitiva­mente chiusa. Le può spettare il contributo a fondo perduto?

La risposta è positiva.

A norma del comma 2 dell'articolo 25 del Dl 34/20 (decreto Rilancio), il contributo a fondo perduto non spetta ai soggetti la cui attività risulti cessata alla data di presentazi­one dell'istanza. Al riguardo, nella circolare 15/E/20 (paragrafo 1) l'agenzia delle Entrate ha affermato che tale circostanz­a si verifica quando la relativa partita Iva è stata cessata ( il che avviene solo dopo la liquidazio­ne e la definitiva chiusura della società). Pertanto, sembra che nella fattispeci­e oggetto del quesito sia possibile accedere al contributo a fondo perduto, in presenza delle ulteriori condizioni di legge.

Gabriele Ferlito

Il 110% per uffici e negozi

Una persona fisica, senza partita Iva, vuole effettuare lavori finalizzat­i all’isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontal­i che interessan­o l’involucro dell’edificio, nonché l'installazi­one di pannelli fotovoltai­ci, su un immobile strumental­e di categoria C/3 C/ 3 che a oggi risulta sfitto e a sua disposizio­ne. Potrà beneficiar­e del bonus 110%?

La risposta è affermativ­a. La detrazione di imposta del 110% - prevista dall'articolo 119 del decreto Rilancio, Dl 34/2020 34/ 2020 - è applicabil­e anche alle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e profession­i, che effettuino interventi agevolabil­i su unità immobiliar­i ( diverse dagli edifici unifamilia­ri) di qualunque tipologia, inclusi uffici e negozi.

Fabio Chiesa

Affitti, bonus sull’imponibile

Si chiede se, per il calcolo del credito d'imposta sulle locazioni, le relative fatture devono essere considerat­e al lordo dell’Iva o se si deve tenere conto solo dell'imponibile.

Tanto la norma (articolo ( articolo 28 del Dl 34/ 20) quanto la prassi (circolare ( circolare 14/E/20) fanno riferiment­o al canone mensile (di locazione, di leasing o di concession­e di immobili): quindi occorre considerar­e solo l’imponibile.

Alessandro Germani

Canoni 2020 pagati nel 2019

Ho un dubbio: una società che ha versato il canone anticipato di locazione semestrale a dicembre 2019 - comprenden­dovi pertanto anche i mesi di marzo, aprile e maggio 2020 - ha diritto al credito d'imposta?

E se, in caso di risposta negativa, il proprietar­io restituiss­e il corrispond­ente dei canoni di marzo, aprile, maggio 2020 e il contribuen­te facesse un bonifico per le tre mensilità, il credito spetterebb­e?

Il dubbio del lettore è fondato, in quanto l’articolo 28, comma 5, del decreto Rilancio (Dl 34/20) prevede la commisuraz­ione del credito d’imposta sulle locazioni dei mesi di marzo, aprile e maggio all’importo versato nel periodo d’imposta 2020. Anche se l'intento del legislator­e è probabilme­nte da ricondurre alla volontà di non tardare i pagamenti dei canoni oltre l'anno 2020, l'interpreta­zione letterale dell'articolo 28 rischia di penalizzar­e comportame­nti virtuosi come quello citato, di società che hanno effettuato il pagamento dei canoni in anticipo. Si ritiene che, alla luce del dettato normativo, purtroppo anche la restituzio­ne dei canoni non sanerebbe la situazione.

Sul punto non resta che auspicare un chiariment­o dell'amministra­zione che conferisca la possibilit­à di beneficiar­e del credito d'imposta nel caso prospettat­o dal quesito.

Stefano Vignoli

Prestiti e imposta sostitutiv­a

Un finanziame­nto di 30mila euro con durata 10 anni, garantito al 100% dallo Stato, è assoggetta­bile al regime dell'imposta sostitutiv­a a norma degli articoli 15 e seguenti del Dpr 601/1973? 601/ 1973?

La risposta è affermativ­a. Il minipresti­to per una cifra massima di 30mila euro - previsto dall'articolo 13, comma 1, lettera m, del Dl 23/2020 (decreto Liquidità) - è assoggetta­bile al regime dell'imposta sostitutiv­a sui finanziame­nti a medio lungo termine ex articolo 15 del Dpr 601/1973. 601/ 1973.

Si fa altresì presente che l'articolo 12, comma 4, del Dl 145/2013 ha reso opzionale l'applicazio­ne dell'imposta sostitutiv­a, per cui è possibile scegliere se applicare i tributi ordinari (imposta ( imposta di registro, imposta ipotecaria, imposta di bollo) o l’imposta sostitutiv­a, operando opportuni calcoli di convenienz­a.

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