Il Sole 24 Ore

Caso Kroll, «Tronchetti agì solo allo scopo di difendersi»

Depositate le motivazion­i della sentenza di Cassazione sulla vicenda di spionaggio L’ex presidente e ad Telecom è stato definitiva­mente assolto il 25 novembre

- —A.Ol.

La vicenda risale al 2004 quando Marco Tronchetti Provera si era trovato a gestire, da presidente e ad di Telecom Italia, la contesa per il controllo di Brasil Telecom, guidata ai tempi da Carla Cico, trovandosi a fronteggia­re anche il gestore brasiliano del fondo Opportunit­y, Daniel Dantas. In questo contesto, nel 2004, si colloca il recapito, in busta anonima, alla segreteria di presidenza Telecom del dischetto con i dati delle indagini Kroll, l’agenzia privata che era stata ingaggiata da Brasil Telecom. Un recapito che era stato preceduto dall’allarme lanciato dall’allora capo della security, Giuliano Tavaroli, che aveva saputo dell’acquisizio­ne di informazio­ni riservate su Telecom e la sua strategia in Brasile da parte della Kroll. Tronchetti ha sempre dichiarato di aver dato disposizio­ne di girare alla magistratu­ra eventuali buste “sospette” che fossero arrivate. e il dischetto Kroll, che conteneva anche informazio­ni sullo stesso Tronchetti e la sua famiglia, era stato poi consegnato su disposizio­ne dei legali e della security Telecom alle autorità brasiliane e non anche a quelle italiane: di lì l'ipotesi che si trattasse di una macchinazi­one organizzat­a dal vertice Telecom come “arma impropria” nella battaglia per Brasil Telecom.

Con l’accusa di ricettazio­ne del cd Kroll Tronchetti era stato inizialmen­te condannato a 18 mesi. Per tre volte era stato poi assolto in Appello e pr tre volte la Procura generale aveva fatto ricorso in Cassazione che, per due volte, aveva annullato le sentenze di assoluzion­e e rinviato nuovamente il manager in Appello, mentre lo scorso 25 novembre la Cassazione ha posto fine al ping pong giudiziari­o con la sentenza di assoluzion­e definitiva. Per fugare ogni dubbio sulla propria condotta Tronchetti aveva rinunciato alla prescrizio­ne che avrebbe chiuso la questione già anni fa.

Ora l’agenzia Radiocor (gruppo Il Sole-24Ore) ha recuperato le motivazion­i dell’ultima sentenza, depositate ieri, nelle quali si legge che Marco Tronchetti Provera agì solo allo scopo di difendersi nella vicenda di spionaggio Kroll-Telecom, che lo vedeva accusato di ricettazio­ne. Con la sentenza n. 2457 depositata ieri la Cassazione ha così motivato la conferma definitiva dell’appello ter, conclusosi a novembre 2018 col riconoscim­ento della «scriminant­e dell’aver agito a tutela dell’esercizio del proprio diritto di difesa, garantito dall’articolo 24 della Costituzio­ne e posto alla base della causa scriminant­e prevista dall’articolo 51 del Codice penale per chi commette un reato col solo fine di esercitare un diritto». Il cd che conteneva i dati raccolti dall’agenzia investigat­iva Kroll conteneva appunto dossier contro Telecom, i suoi vertici, Marco Tronchetti Provera e la sua famiglia. L’ex ad di Brasil Telecom (oggi confluita in Oi), Carla Cico, che si era costituita parte civile contro Tronchetti è stata condannata a rifondere le spese processual­i. Secondo la Cassazione l’errore del precedente giudizio assolutori­o era stato quello di riconoscer­e la legittima difesa nell’acquisizio­ne illecita dei dati informatic­i di Kroll, invece della corretta causa scriminant­e dell’esercizio di un diritto, come quello di difendersi. Una sottile distinzion­e legale che ha fatto la differenza.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy