L'Economia

Contempora­nei, in asta un anticipo di primavera

Marzo è il mese delle nuove tendenze e le major puntano i loro cataloghi sugli orizzonti sperimenta­li. Appuntamen­ti da non perdere da Christie’s, Sotheby’s e Phillips

- di Paolo Manazza

Marzo è per antonomasi­a il mese dell’ultra Contempora­neo e delle nuove tendenze. Dell’aria che il mercato respira sulle ricerche in corso. Mentre nei prati la primavera spinge i germogli, la platea dei collezioni­sti annusa il profumo degli orizzonti sperimenta­li nell’arte. Quelli più interessan­ti e destinati ad essere fecondi. Quelli su cui vale la pena scommetter­e. Per questo le maggiori case d’asta concentran­o, a marzo, diversi appuntamen­ti su questo segmento. E, per essere chiari, titolano le varie aste in modo inequivoca­bile. I neologismi si sprecano per indicare l’attenzione del mercato nei confronti dei talenti emergenti.

Questa settimana sono almeno quattro gli appuntamen­ti interessan­ti. Da Christie’s è in corso l’asta online First Open di New York (sino all’11 marzo). Sotheby’s, da Londra, chiude il 3 marzo le offerte digitali di Contempora­ry Art e, da Parigi (sino all’11 marzo), lancia la vendita Now!. Phillips presenta mercoledì 3 marzo nella Big Apple la vendita New Now. I cataloghi offrono lavori di giovani e meno giovani talenti mixati a oggetti di design. Non c’è confine per il gusto dei Millennial, se non il senso estetico prevalente. Nell’arte contempora­nea il sentiment negli ultimi vent’anni è cambiato. Certo, le opere più costose riflettono in qualche modo il successo della Pop Art, dell’astrattism­o americano e di tutti i loro eredi, ma ora è possibile comprender­e meglio la strada che l’estetica del prossimo futuro intraprend­erà.

L’ascesa della pittura

Secondo una ricerca targata Artprice, negli ultimi vent’anni la curva dei prezzi per la «pittura» contempora­nea mostra il più forte aumento in qualsiasi mezzo e in qualsiasi periodo creativo. Con un valore di 1,4 miliardi di dollari nel 2019 (un record), la pittura come mezzo fa la parte del leone nel mercato dell’arte contempora­nea. Rappresent­ando il 65% del fatturato nelle vendite di opere, contro il 52% nel 2000. All’inizio del Duemila esistevano 467 operatori d’asta che vendevano arte contempora­nea in tutto il mondo. Oggi sono 843.

Durante questo periodo, le principali case d’asta britannich­e e americane - Christie’s, Sotheby’s, Phillips e Bonhams - hanno cercato di estendere le loro attività a nuove fonti di crescita, dall’asia al Medio Oriente. Una delle conseguenz­e notevoli di queste mosse è stata la creazione di un mercato globale sul Contempora­ry estremamen­te dinamico. Il catalogo Phillips New Now presenta un excursus di autori sempre più ricercati. Come Matthew Wong, un artista nato in Canada ma trasferito­si con la famiglia a Hong Kong a sette anni. Autodidatt­a come pittore (ha iniziato pubblicand­o le sue opere su Facebook), Wong ha ricevuto il plauso della critica per il suo lavoro prima di suicidarsi nel 2019 all’età di 35 anni. Roberta Smith, critica d’arte del The New York Times, ha elogiato Wong come «uno dei pittori più talentuosi della sua generazion­e». Lo scorso ottobre un suo lavoro del 2017 è volato a 4,5 milioni di dollari in un’asta Christie’s. Dei 13 acquirenti registrati per fare un’offerta alcuni non hanno potuto nemmeno alzare la paletta. Pochi mesi prima da Sotheby’s un suo quadro stimato 80 mila dollari era salito a 1,8 milioni, superando di ventidue volte le aspettativ­e. Ora da Phillips compaiono due suoi quadri. Uno del 2019, stimato 20-30 mila dollari. E il grande Lotus del 2017 quotato 400-600 mila dollari. Ma nel catalogo Phillips compaiono tanti altri lavori di nomi emergenti, come quello dell’artista irlandese Genieve Figgis. Un suo acrilico del 2015 stima 20-30 mila dollari. Mentre il super colorista americano Stanley Whitney (nato nel 1946) è presente con un piccolo Untitled del 2015 (20-30 mila dollari). Insomma, se cercate opere sulle quali investire con possibili ampi margini di guadagno nei prossimi anni, sfogliatev­i bene i cataloghi delle major di questa settimana insieme a molti altri in arrivo con la primavera.

 ??  ?? Loto Di Matthew Wong è in asta a New York da Phillips il 3 marzo. Stima 400 mila-600 mila dollari
Loto Di Matthew Wong è in asta a New York da Phillips il 3 marzo. Stima 400 mila-600 mila dollari
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Di Sam Gilliam è da Christie’s a New York, online sino all’11 marzo
Assissi Di Sam Gilliam è da Christie’s a New York, online sino all’11 marzo

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