I METALLARI
Più che per il rock duro, quello della famiglia Alessi è un amore per acciaio, rame & Co. Che dura da quasi cent’anni e attraversa la storia del design italiano. La rivoluzione è iniziata con una teiera e continua con un tegamino per le uova. Tra genio e
AOmegna, località amena intorno al Lago d’Orta, l’atmosfera si fa surreale non appena si varca l’ingresso della Alessi, quindici negozi monomarca, e duecento shop-in-shop nel mondo. La storia del design italiano, che qui ha il suo quartier generale, si materializza dal nulla come il Bianconiglio di Alice. Solo che ha la forma di un’enorme teiera Bombé, Testi SARA TIENI, Foto GIACOMO BRETZEL un pezzo di un omonimo e a suo modo leggendario servizio da tè e caffè disegnato da Carlo Alessi nel 1945. È sistemata all’ingresso del negozio aziendale. Sparsi qua e là, nei giardini tra uffici e stabilimento, continuano le citazioni celebri, in versione macro, del marchio fondato da Giovanni Alessi nel 1921. Sono tutte forme familiari, inconfondibili, che milioni di italiani, almeno una volta, avranno sfiorato o posseduto. Entriamo subito dopo in una caleidoscopica collezione con migliaia di prodotti d’archivio ma anche prototipi e nuovi progetti: siamo nel Museo Alessi. Qui incrociamo cinque componenti di due generazioni. Guida d’eccezione, Alberto Alessi, presidente dell’azienda, testimone diretto di mezzo secolo di storia del design e inesauribile fonte di aneddoti. In catalogo avete trecento autori, a cominciare dai grandi maestri italiani.