Giorgetti e il Recco a caccia della terza stella
Dal caso whereabouts alla Final Six «Un incubo, ma ho la forza per reagire Formula insidiosa, tutto può accadere»
Ventisei partite, 26 vittorie. E i successi consecutivi della Pro Recco sono diventati 47: l’ultimo k.o. risale al 5 dicembre 2014, 7-6 per il Brescia. C’è qualcuno in grado di spezzare il record? La Final Six garantisce più incertezza rispetto ai playoff, e questo lo sanno bene anche i campioni: «Come tutte le novità, può essere stimolante. Sarà bello vedere dieci squadre in un unico evento, considerando pure i playout salvezza. Ma è evidente che a rischiare maggiormente sono le squadre favorite» osserva Alex Giorgetti, uno degli assi biancocelesti, il giocatore di cui si è parlato di più nelle ultime tre settimane. L’attaccante azzurro ha accumulato tre inadempienze per i controlli antidoping a sorpresa (mancata reperibilità) e ora spera di evitare il deferimento. «Ho trascorso giorni da incubo, col timore di passare per quello che non sono: se ci sono state delle mancanze, non possono macchiare la mia buona fede. Mi spiace soprattutto aver messo a disagio la società e la Nazionale. È duro fare i conti col sistema “whereabouts”, chissà che la mia storia non possa servire per renderlo più accessibile. Cerco di tirare fuori tutta la forza interiore: mi aiuta anche Roberto Re, definirlo mental coach sarebbe riduttivo. Niente accade per caso, Dio vuole farmi superare quest’altra prova. Ho fiducia che tutto si chiarisca e ringrazio quanti mi confortano. Cito un nome, tra i tanti: Delgaldo, il vice allenatore della Pro Recco. Intanto mi concentro sulla Final Six, per me è come schiacciare un interruttore. Non vedo l’ora di scendere in acqua».
LE AVVERSARIE Prima bisognerà attendere l’esito dei quarti. In semifinale, i liguri affronteranno la vincente di PosillipoCanottieri Napoli. «La Canottieri è andata oltre le aspettative, il Posillipo è uscito alla distanza ma deve fare i conti con l’infortunio di Gallo: gli altri dovranno dare il 100% per sopperire all’eventuale assenza». La Sport Management affronta il Savona. «Nel momento più importante della stagione, Angelini non ha fallito. Però la Sport Management è decisamente favorita: ha velocità e aggressività, caratteristiche delle squadre allenate da Baldineti. È la mina vagante». Oggi starà alla finestra anche il Brescia, battuto dalla Pro Recco pure in Coppa Italia. «Ma quest’anno il primato nella stagione regolare aveva un valore relativo, se non quello di evitare la Sport Management. Sono risultati che non devono farci illudere. Tutto si azzera, in una partita secca». Più difficile rivincere lo scudetto o la Champions? «Forse la vera differenza sta nel fattore campo, quindi potrebbe essere più impegnativa la coppa. Un passo alla volta, comunque: prima lo scudetto della terza stella. Ci consegnerebbe ancora di più alla storia».