La Gazzetta dello Sport

Pogba se ne va? Elkann lo stoppa «Non si tratta» Raiola: «Decide con la Juve»

Casa Agnelli blindano il futuro del francese, ma il manager avverte: «Conterà anche la volontà di Paul»

- Fabiana Della Valle MILANO

L’ultima chiacchier­ata se la sono fatta a Villar Perosa un mese e mezzo fa, quando Paul Pogba portava uno stravagant­e cappello e una giacca color oro e persino l’imperturba­bile John Elkann si è lasciato andare a qualche commento. Poi il centrocamp­ista è partito per l’Europeo di Francia, ma il numero uno di Fca ed Exor resta convinto che sia solo e soltanto un arrivederc­i.

POGBA RESTA Ieri Elkann era a Roma per partecipar­e a un evento della Fondazione Agnelli legato alla promozione dello sport nelle scuole italiane, p r e s e n t a to nella Casa delle Armi del Coni. Ha salutato Alvaro Morata («Alvaro è un grande campione che ha dato tantissimo. Gli faccio un in bocca al lupo per quello che farà al Real Madrid. Dopodiché, lo incontrere­mo presto con la Nazionale e speriamo che l’Italia faccia una grande partita»), poi all’inevitabil­e domanda su un possibile addio di Pogba, ha risposto così: «Marotta è stato molto chiaro a proposito», riferendos­i alla frase di due giorni fa dell’amministra­tore delegato bianconero («Non vogliamo aprire nessuna trattativa » ) . Ergo anche da casa Agnelli arriva una chiusura alla cessione della pepita più preziosa della rosa bianconera. Parole importanti, che però non chiudono nessuna porta in maniera definitiva, perché si sa che il mercato è in continua evoluzione, che il Real Madrid vuole Pogba a tutti i costi e che comunque di fronte a 120 milioni di euro (è questa la cifra che il club spagnolo sarebbe disposto a spendere per portare alla corte di Zidane il bianconero) tutti possono vacillare. La storia insegna che le parole possono essere smentite dai fatti. E’ successo per esempio nell’estate del 1997, quando il nonno di John, l’Avvocato, disse a proposito di Christian Vieri: «Ho parlato con Moggi: mi ha detto che non è sul mercato, che è come Brigitte Nielsen». Parole pronunciat­e a fine giugno, appena qualche giorno prima della cessione dell’attaccante all’Atletico Madrid. La Signora si consolò con un bonifico di 34 miliardi di lire, l’anno successivo vinse scudetto e Supercoppa italiana (quest’ultima con doppietta di Filippo Inzaghi, arrivato per sostituire Vieri) e giocò la finale di Champions (col Real).

DECIDE SOLO PAUL Anche Mino Raiola, agente del giocatore, ieri è tornato sull’argomento Pogba: «Paul deve crescere, adesso è della Juve, quindi qualsiasi trasferime­nto deve passare prima dal club bianconero», ha detto a Premium Sport. «Se Pogba non sta più bene alla Juve o se trovasse un progetto più importante la Juve dovrà prenderne atto. Lui a Torino sta bene, la Juventus è una grandissim­a società e una grande squadra. Io ho detto che gli piace Zidane, trova il Real affascinan­te così come il Barcellona, lo United, il Psg, il City, il Chelsea e anche la Juve. Lui ha sempre voglia di confrontar­si con qualsiasi realtà. Se le milanesi mi chiedesser­o Paul? Li ascolterei». Raiola dice tutto e niente, però c’è una frase da non sottovalut­are: conta la volontà del giocatore. Lo ripete sempre anche Marotta: se Paul chiederà di andare via, la Juve ne prenderà atto. Successe così con Vieri nel 1997. «Era la volontà del giocatore», si giustificò la società. «A quelle cifre mi venderei», aveva ammesso Vieri qualche giorno prima. Sarebbe interessan­te sapere che cosa ne pensa Pogba dei 120 milioni offerti dal Real.

 ?? FORTE/ANSA ?? Sopra, John Elkann, 40 anni, presidente di Fca ed Exor; in grande Paul Pogba, 23 anni, centrocamp­ista della Juve
FORTE/ANSA Sopra, John Elkann, 40 anni, presidente di Fca ed Exor; in grande Paul Pogba, 23 anni, centrocamp­ista della Juve
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