«Volere è potere» Il Duomo di Milano sulla bici di Alberto
Il rispetto della tradizione del ciclismo è un punto fermo per Contador. Lui è uno dei sei campioni che possono fregiarsi della Tripla Corona, che identifica chi ha conquistato il Giro d’Italia, il Tour de France e la Vuelta (gli altri sono Anquetil, Gimondi, Merckx, Hinault e Nibali). E così lo spagnolo ha usato ieri alla Ruta del Sol, per la prima volta, la bici Trek Emonda che ha sul tubo verticale una decorazione che vale una carriera. Sotto il titolo «Volere è potere», sono raffigurati quattro simboli delle città che hanno segnato la sua vita e i trionfi sportivi. Dall’alto, la Torre di Pinto, il sobborgo di Madrid dove è nato e al quale è legatissimo. Ricambiato: il velodromo è intitolato a lui. Poi la Tour Eiffel, simbolo di Parigi e del Tour, conquistato nel 2007, 2009 e 2010 (revocato). Ecco Plaza de Cibeles a Madrid, dove si conclude la Vuelta: trionfi 2008, 2012 e 2014. Quindi il Duomo di Milano, cioè il Giro e l’Italia, che Alberto considera come una seconda casa. Ha vinto la corsa rosa nel 2008, 2011 (revocata dal Tas) e 2015. Il progetto è stato elaborato da Micah Moran, designer grafico del colosso statunitense Trek, e la bici è dipinta a mano.