Hateboer più Castagne L’Atalanta pende a destra
Spinazzola e Gosens, Gasperini usa due terzini con lo stesso piede forte : per ora convivono, in futuro si giocheranno un posto solo
Prima che l’Atalanta risorgesse, tornasse alla vittoria contro il Sassuolo e disegnasse scampoli di storia contro l’Everton, sembrava che il suo gioco sulle fasce potesse essere destinato a diventare un problema. Quasi inevitabilmente, visto che così tanto era cambiato rispetto a un anno fa, quando gli esterni erano diventati uno dei segreti meno segreti della squadra delle meraviglie. Oggi, però, con il barometro delle emozioni che si è ribaltato, ogni strada sembra in discesa e le fasce paiono già un dubbio fugato, una noia cancellata, magari un prossimo punto di forza.
COPPIA DI DESTRI Merito di una squadra che ha ingranato e di quella strana coppia di doppioni che sta negando la pura teoria. Due terzini destri contemporaneamente in campo, la stessa figurina appiccicata in due caselle diverse dell’album: con Hateboer e Castagne, il giochetto pare funzionare. Tandem anomalo il loro: un olandese e un belga, rivali quasi per definizione. E rivali sono anche loro, almeno sulla carta: dei due, ne dovrebbe giocare solo uno, mentre l’altro è destinato alla panchina. Sulla carta: perché intanto che Spinazzola e Gosens sono fuori, stanno giocando entrambi, con il trasloco di uno dei due sulla corsia mancina. Attualmente, il «migrante» è Castagne, ma anche Hateboer può essere eventualmente impiegato a sinistra. Entrambi in campo, con il paradosso di un confronto diretto perennemente acceso: chi gioca meglio aumenta le proprie chance di titolarità futura.
BALLOTTAGGIO Oggi, è una poltrona per due: Timothy Castagne è il nuovo arrivo, sulla carta il sostituto di Conti, su cui il club ha investito in estate per l’acquisto dal Genk, dopo l’addio del predecessore e il mancato arrivo di Foket. Destro naturale, sa unire fase difensiva e offensiva, ma deve ancora crescere in personalità, essendo uno degli ultimi arrivati nel pianeta Atalanta. Hans Hateboer, invece, ha dalla sua sei mesi di ambientamento in più: è arrivato a gennaio dal Groningen e ha utilizzato la seconda parte della scorsa stagione per prendere le misure. La velocità è il suo punto forte ed è più rodato del compagno: per questo, nelle prime uscite, è stato lui il titolare, ma il ballottaggio è destinato a restare aperto.