CLASSIFICA
piccolo coi primi due. E potrà ancora accadere, ma con Kalnietis al posto di Andrew (come già visto nel finale di gara di Valencia) finché sarà k.o. Ovviamente ora Pianigiani dovrà cambiare in corsa, inserendolo molto probabilmente in quintetto e richiedendogli un minutaggio superiore a quanto inizialmente previsto. Quindi, quella che doveva essere un’arma in più, per un mesetto servirà «solo» per pareggiare i conti.
DACCAPO «Ci troviamo a dover trovare nuovamente un assetto diverso – spiega il coach senese –. Sarà complesso contro una squadra ben organizzata, che gioca con tanta fiducia, soprattutto dopo la rimonta col Barça. Noi dobbiamo partire dalla difesa dell’ultimo quarto di Valencia, dal desiderio di fare qualcosa d’importante che si deve sommare a quello di fare una bella gara casalinga, dopo che ci eravamo riusciti col Barcellona prima invece di affondare con lo Zalgiris».
BIS Pensare che Jerrells possa concedere il bis a sole 48 ore di distanza è poco realistico. Ma a Milano potrebbe anche bastare una partita «normale» dell’ultimo arrivato, se gli altri confermeranno i passi avanti visti in Spagna. Male che vada, sanno di poter contare su uno che sa vincere le partite anche da solo. «Non ho sentito pressione aggiuntiva dopo l’uscita di Goudelock – dice Curtis – Ho solo seguito il ritmo della gara, prendendo buoni tiri perché il coach aveva preparato un ottimo piano partita, noi lo abbiamo solo eseguito. Col Bamberg sarà dura, arriviamo da due overtime, ci vorrà durezza mentale più di ogni altra cosa». Quella che l’Olimpia sembra aver trovato col successo di mercoledì, che deve caricare tutto l’ambiente. Un mattone alla volta, con tanta pazienza. Perché come Roma, anche Milano non verrà costruita in un giorno.