La Gazzetta dello Sport

IL VOTO DI FIDUCIA DI SPALLETTI E SARRI

- Di CARLO LAUDISAUDI­SA email: claudisa@rcs.cs.it twitter: @carlolaudi­saudisa

Il voto di fiducia di Luciano Spalletti e Maurizio Sarri merita particolar­e attenzione. L’allenatore dell’Inter e quello del Napoli in queste ultime ore si sono esposti (più o meno pubblicame­nte) per dire la loro sulla scelta di alcuni giocatori trattati dai rispettivi manager. In particolar­e il tecnico nerazzurro ha chiesto (e ottenuto) garanzie sull’integrità fisica del talentuoso Rafinha e del difensore Lopez, mentre Sarri ha messo in chiaro che preferisce le qualità di Simone Verdi (che lui ha avuto ad Empoli) a quelle del catalano Gerard Deulofeu. Storie ordinarie per il mercato, si dirà. In effetti la prassi vuole che le società concordino con i loro allenatori la campagna di rafforzame­nto. In realtà non è sempre così e se in estate questa dialettica spesso passa inosservat­a è solo perché i tempi sono più lunghi: soprattutt­o i campionati sono appena iniziati.

A gennaio la musica cambia. Innanzitut­to perché tutto deve essere fatto più in fretta e i mesi precedenti hanno detto con chiarezza che cosa serve per correggere i difetti della squadra. Così all’allenatore tocca davvero l’ultima parola. O meglio: si rischiano autentici casi diplomatic­i se le scelte non sono condivise appieno.

Sia Spalletti che Sarri hanno un carattere forte. Dopo il pari di Firenze la guida interista ha lasciato il segno con quel: «Lo sa anche mia nonna cosa ci manca...», facendo chiarament­e intendere la necessità dei rinforzi. Ora Ausilio e Sabatini stanno cercando di accontenta­rlo, ma è interesse comune che i nuovi arrivati abbiano tutte le carte per inserirsi in fretta. E al meglio. In casa napoletana la meticolosi­tà di Sarri è un marchio di fabbrica. Tutti ormai sanno che entrare nelle sue grazie tattiche è decisivo per qualsiasi giocatore. Così lo stesso Aurelio De Laurentiis ci tiene ad assecondar­ne le esigenze. Il bivio Verdi-Deulofeu appare decisivo per i primi della classe. Centrare (o meno) questo colpo può valere addirittur­a lo scudetto, vista la strenua concorrenz­a juventina. Ovviamente il d.s. Giuntoli ce la sta mettendo tutta per trovare la soluzione più gradita al mister azzurro. E se non ci riuscisse?

In questi casi tutti devono fare la loro parte. Anche gli allenatori sanno che è bene restare nei confini del possibile. E non arroccarsi sulle questioni di principio. La verità è che prendere decisioni così delicate in tempi così ristretti non è semplice per nessuno. Il mercato di riparazion­e ha da sempre un indice di difficoltà elevato. L’offerta non è sempre di qualità e i saldi comportano spesso qualche insidia. È bene, allora, fare squadra nelle scelte. Tenendo in conto l’importanza di questo speciale voto di fiducia.

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