La Gazzetta dello Sport

«Tottenham super: vale come un quarto di finale»

●Chiellini contro Kane: «Tra i 9 più forti Sarà un piacere sfidarlo, ma dietro di lui c’è anche un terzetto formidabil­e»

- Filippo Conticello INVIATO A TORINO

Se Kane ricorda ancora il giorno in cui è stato strapazzat­o come battesimo in nazionale, Giorgio Chiellini non ha la stessa memoria: «Non lo ricordo quel fallo… Ma è sempre stato bravo, quindi non mi sorprende». E nessuno si sorprender­à se oggi dovesse usare ancora certe maniere ruvide perché Harry Kane pare uno spettro che volteggia sull’Allianz. Una lepre difficile da ingabbiare: «Ci avevo visto giusto su di lui… È un attaccante straordina­rio, le statistich­e dell’ultimo anno lo dimostrano: è cresciuto tanto e continua a migliorars­i. E poi è completo, svaria: tutte le caratteris­tiche che lo rendono tra i 9 più forti», ha detto il 3 bianconero in conferenza. Viste le premesse, allora, meglio evitare di sfidarlo in duello: «Sarà un piacere giocarci contro, ma pensare di fermarlo uno contro uno è impossibil­e. È importante che, nel complesso, la Juve fermi il Tottenham: dobbiamo contenere il loro gioco e quelli che gli fanno arrivare la palla. Dietro a Kane c’è un terzetto sensaziona­le. Visto il livello del Totternham, è più un quarto di finale. Negli ultimi due anni sono andati a un passo dal titolo: l’obiettivo è non prendere gol. È una partita da 50 a 50». VECCHIETTO IN FORMA La vertigine delle 16 partite con un solo gol subito. E ancora una forma tirata a lucido e il monumento Boniperti appena acchiappat­o: oggi sarà superato nel numero di presenze in bianconero (459). Sommando gli addendi, si capisce perché Chiellini sorrida rilassato: «Anche in allenament­o si scherzava più del solito? In Champions ci si carica in un attimo, sarebbe sbagliato scher- zare in una gara contro Crotone e Benevento…». Sul nuovo muro eretto davanti a Buffon (e prima a Szczesny), invece, una candida ammissione: «Noi difensori siamo gli ultimi della catena del salto di qualità: il grosso del lavoro è davanti, così ci toccano pochi interventi». Ma quando serve, Chiellini ci mette un piede, la testa, il naso: dimostra un misto di freschezza atletica e applicazio­ne feroce raramente visto prima. E questo basta a 33 anni a innalzarlo a totem bianconero: «Non ho pensato al sorpasso a Boniperti. Certo, si invecchia… Ma sono in un club speciale e faccio di tutto per essere utile». E poi, guardando l’allenatore-concittadi­no accanto, un’aggiunta a effetto: «Ce lo insegna questo signore: lavorando, si può migliorare a qualsiasi età». Per conferma, potrà guardarsi alle spalle: Buffon a 40 anni oggi torna a inseguire la sua ossessione.

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IL NUMER O le presenze in maglia bianconera di Giorgio Chiellini. Come Boniperti: oggi lo supererà

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AFP Giorgio Chiellini, 33 anni, durante l’allenament­o di ieri a Vinovo

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