La Gazzetta dello Sport

Polonara lancia Sassari e rovina la festa agli ex

- Nicola Cascioni SASSARI

Gara ricca di fascino quella del PalaSerrad­imigni, dove Meo Sacchetti e i due Diener hanno scritto parte della storia recente della Dinamo. Il tributo che ha preceduto la palla a due ha aperto una gara ricca di strappi, in cui hanno brillato gli attacchi. Stavolta il Banco, rispetto alle due prove precedenti, non si è fatto sorprender­e in avvio, con Cremona che accusava la difesa degli esterni su Johnson Odom. Con Planinic la Dinamo volava a +17, pagando però dazio in chiusura di tempo, coi due Diener protagonis­ti che riducevano a 10 lo svantaggio. Nella ripresa Sacchetti abbassava il quintetto e col miglior Portannese della stagione, metteva il naso avanti. Decideva Polonara, con Hatcher e Bamforth fuori dalle rotazioni e in giornata no, l’azzurro diventava il primo terminale nel momento decisivo della gara, riempiendo l’area in difesa, presidiand­o i tabelloni e attaccando sistematic­amente il canestro, firmando il break che valeva l’allungo e chiudeva la gara. Pierre sulla sirena, pescava pure il jolly che valeva il 10286 finale che ribalta anche la differenza canestri.

PAROLE «E’ stata una partita fatta di up and down – ha detto Sacchetti –, dopo essere stati sotto di 17 siamo riusciti a chiudere il gap alla fine del 3° quarto; lì abbiamo subito la loro energia e questo fa un di rabbia perché forse è la prima gara dove siamo stati migliori a rimbalzo». Soddisfatt­o Pasquini: «Nel 4° quarto quando, in difficoltà, ho visto uno step mentale da squadra di alto livello, da veri leoni, dimostrand­o una qualità difensiva importante».

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