Arsenal, un ex per il futuro: Arteta
●Il vice di Guardiola, ai Gunners da giocatore, favorito per il dopo Wenger. L’Everton licenzia Allardyce
Sette milioni di euro per consolarsi: Sam Allardyce può anche essere «disgustato» per i comportamenti dei vertici dell’Everton, lanciati in un rimpasto totale che ha portato all’arruolamento di Marcel Brands — ex Psv Eindhoven — nel ruolo di direttore tecnico, ma l’esonero di ieri arricchirà il già cospicuo conto in banca del manager inglese. Allardyce non è stato l’unico a perdere il posto in una giornata segnata, nel football d’Oltremanica, dalle turbolenze degli allenatori: David Moyes, scaduto il contratto breve stipulato nel novembre 2017, è stato congedato da West Ham con il consueto comunicato inzuppato nel miele. Moyes se ne va con la salvezza, una carriera ripartita dopo i tonfi con Manchester United, Real Sociedad e Sunderland, ma il portafoglio decisamente meno gonfio rispetto a quello di Allardyce.
INTRIGHI Big Sam, abilissimo nelle trattative, aveva siglato sei mesi fa un accordo valido fino al 30 giugno 2019. Data e firma coincidono con i tempi di Moyes al West Ham, ma lo scozzese è stato meno furbo. Allardyce saluta dopo aver dato una buona sterzata al campionato dell’Everton, partito con gli squilli di tromba dopo un mercato di lusso. Esonerato Ronald Koeman, i vertici dei Toffees hanno puntato sull’esperienza di Big Sam. La squadra è risalita fino all’ottavo posto, ma dopo il ko di Burnley, i tifosi hanno iniziato a contestare il manager inglese e si è arrivati al licenziamento. L’addio di Allardyce potrebbe indurre Rooney a restare — il centravanti aveva litigato con il tecnico dopo una sostituzione —, mentre il favorito per la successione è il portoghese Marco Silva, esonerato a gennaio dal Watford e in causa con gli Hornets proprio per i contatti con l’Everton avvenuti lo scorso novembre. Se Silva dovesse approdare ai Toffees, il Watford avrebbe buoni motivi per sperare in una sentenza favorevole. Il West Ham è in alto mare: Paulo Fonseca non si muove dallo Shakhtar.
ARTETA L’ex calciatore spagnolo, 36 anni, all’Arsenal tra il 2011 e il 2016, potrebbe riabbracciare i Gunners: è il candidato numero uno per il dopoWenger. Sfiorita la trattativa con Luis Enrique per le richieste economiche dello spagnolo, bloccato l’allenatore tedesco Julian Nagelsmann dall’Hoffenheim, nella corsa tra Allegri e Ancelotti è spuntata la terza «A». Arteta, due stagioni da vice di Guardiola al Manchester City, ha il vantaggio di conoscere a fondo l’ambiente. E Conte? Il Chelsea ha congelato la situazione in vista della finale di sabato di FA con il Manchester United. Da domenica in poi ogni giorno sarà buono per aprire una nuova pagina della storia dei Blues, nella certezza che Antonio Conte non concederà sconti. Ha dieci milioni di buoni motivi, leggi euro, per farlo.